SIENA – Nasce in un settore strategico dell’economia regionale, quello delle scienze della vita, il nuovo Istituto Tecnico Superiore (ITS) con sede in Toscana che martedì 16 giugno è stato costituito formalmente sotto forma di Fondazione di partecipazione. “Vita” formerà tecnici superiori nel settore chimico-farmaceutico attraverso corsi biennali post diploma costruiti sulla base delle esigenze e dei fabbisogni delle imprese. Almeno il 30 percento della durata del percorso formativo sarà svolto in azienda, saranno promossi stage all’estero e il corpo docente proverrà, per almeno il 50 per cento, dal mondo del lavoro. L’obiettivo del nuovo ITS, che opererà in maniera diffusa sull’intero territorio regionale, è quello di rispondere alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche e tecnologiche in un settore che vede la Toscana tra le prime tre regioni in Italia per presenza di imprese, addetti e fatturato.
I fondatori. E’ per rispondere ai fabbisogni formativi più strettamente collegati alle esigenze dei territori che gli ITS sono progettati e gestiti da soggetti associati in forma di Fondazione di partecipazione (che comprende scuole, enti di formazione, imprese, università, centri di ricerca ed enti locali). La Fondazione ITS “Nuove tecnologie per la Vita”, nello specifico, ha come capofila l’ITIS “Sarrocchi” di Siena e annovera fra i 21 soci Fondazione Toscana Life Sciences (coordinatore); le Università toscane di Siena, di Pisa e di Firenze; le Province di Siena e Pisa; il Comune di Siena e la Città Metropolitana di Firenze; l’Istituto “Cellini” di Firenze; le associazioni degli Industriali di Firenze e della Toscana Sud; le agenzie formative Toscana Formazione, ASEV, Confindustria Toscana Servizi e Pon-Tech. Fra le aziende direttamente coinvolte nella Fondazione e strategiche per gli esiti formativi dell’Istituto Tecnico Superiore ci sono alcune fra le principali imprese del settore-chimico farmaceutico e biomedicale della Toscana: GSK, Menarini, Kedrion, Corima, Deka Mela.
Corsi al via ad ottobre. I corsi del nuovo ITS prenderanno il via nell’autunno 2015, per far uscire i primi diplomati nel 2017, dopo un percorso di durata biennale (4 semestri per un totale di 1.800/2.000 ore). Tre gli ambiti della filiera produttiva toscana su cui si svilupperanno i corsi: biotecnologie industriali e ambientali; produzione di apparecchi, dispositivi diagnostici e biomedicali, e nanotecnologie mediche. A luglio, intanto, si terrà la prima riunione del Consiglio di indirizzo destinata ad allargare la compagine sociale e a nominare gli organi: Giunta esecutiva; Presidente (nominato dal Consiglio di indirizzo); Comitato tecnico-scientifico; Assemblea di partecipazione e Revisore dei conti (nominato dal Consiglio).
«L’ITS “Vita” guarda ai giovani in possesso di diploma offrendo loro percorsi di specializzazione tecnica che possano garantire più opportunità di inserimento nel mondo del lavoro – spiega Maurizio Serafin, dell’ITIS “Sarrocchi“. Siamo molto soddisfatti del percorso che ha portato alla costituzione dell’ITS, che nasce con una reale valenza regionale e porta in dote un’alta rappresentatività di tutti i territori. L’obiettivo, anche in linea con le progettualità della Regione Toscana, è che l’ITS possa coordinare in futuro anche altre azioni formative nel settore delle scienze della vita su base regionale, in una logica di sistema, in stretta sinergia con il Distretto Toscano Scienze della Vita. La presenza di TLS come soggetto coordinatore e l’interesse e la disponibilità mostrata dalle imprese ci permette di dire che siamo partiti con il piede giusto. Adesso sarà fondamentale lavorare alla promozione e alle attività di orientamento per partire ad ottobre con la prima classe di studenti».