di Barbara Farnetani
GROSSETO – Fatture false, rimborsi, fondi dal ministero per progetti mai realizzati. Sono tante le irregolarità scoperte dalla Polizia postale a carico di una Onlus affiliata al dipartimento di Protezione civile (dipartimento che però è estraneo ai fatti). Tanto da portare alla denuncia per truffa di presidente e segretario della stessa associazione di volontari.
Le indagini erano partite da un’utenza telefonica che era entrata marginalmente in un’altra indagine. Il numero risultava a disposizione di una Onlus di volontari specializzata in apparati radio, ma era in uso alla figlia minorenne di uno di loro. La Polizia postale ha voluto vederci chiaro, visto che l’associazione riceveva fondi pubblici. Il presidente ha confermato che erano state acquistate delle schede, 14 in totale, da dare ai volontari. Le utenze erano pagate dalla Onlus e poi rimborsate dagli utilizzatori (nella foto sotto il dirigente della Polizia postale Stefano Niccoli).
Da qui si è scoperchiato il vaso di Pandora. Intanto i dirigenti non rimborsavano quanto dovuto, dei 4.500 euro pagati ne sono rientrati solo la metà, ma dalle perquisizioni fatte sia nella sede dell’associazione presso la Protezione civile, che in casa del presidente è emersa una gestione quantomeno “leggera”: verbali firmati in bianco, nessuna rendicontazione annuale, migliaia di euro per rimborsi benzina, spese, vigilanza fiumi, fatti da Regione e Provincia e soprattutto due fatture false, da 13 mila euro, per un progetto del 2009 che prevedeva la realizzazione di un ponte radio. Progetto che non è stato mai realizzato e che sfruttava fondi del consiglio dei ministri. Le perquisizioni nella sede della ditta romana che aveva effettuato la fattura hanno permesso di accertare quanto sospettato, ossia che si trattava di una fattura falsa. Alla ditta era stata versata solo una piccola cifra, e la fattura non era mai stata registrata.
Presidente e segretario della onlus grossetana, composta in principio da 19 membri poi ridotti a poco più di una decina, sono stati denunciati per truffa ai danni dello Stato e indebite percezioni assieme al titolare della ditta di Roma.