SCARLINO – «La replica del sindaco Stella, non dissolve i tanti punti oscuri sulla spedizione scarlinese a Milano». Monica Faenzi, capogruppo di opposizione, torna ad attaccare il comune per la presenza all’Expo. «Resta fitto il mistero sulla vicenda relativa alla partecipazione del comune di Scarlino all’EXPO 2015 di Milano». La parlamentare di Forza Italia Faenzi rileva come «alla nostra domanda di fare chiarezza sulle modalità e i criteri per la selezione della delegazione scarlinese, della cooperativa e dello chef, che hanno partecipato all’esposizione universale, l’unica risposta che ci siamo sentiti dare lunedì scorso, era che la determina del responsabile del servizio in realtà non c’era, nonostante invece noi dell’opposizione avessimo materialmente in mano una copia stampata dal sito istituzionale del comune».
«Gli ulteriori accertamenti che abbiamo svolto – sostiene Faenzi – non solo dimostrano che la determina del 29 maggio scorso, che attribuiva l’incarico alla cooperativa “Il nodo” esisteva, ma che addirittura aveva ricevuto, in pari data, anche il visto del responsabile contabile. Soltanto il 4 giugno scorso, ovvero all’indomani della nostra richiesta di chiarimento della consigliera Travison, abbiamo constatato, invece, che la determina dirigenziale, non solo esisteva, ma era stata rimossa dalla stessa maggioranza del comune di Scarlino, sostenendo di non averla mai prodotta. Le contraddizioni del sindaco Stella, il quale aveva sostenuto che l’evento era stato affidato ad una cooperativa senza citare il nome, ed invece lo scorso 4 giugno ha sostenuto che la cooperativa aveva pagato da sé la spedizione di Milano, lasciano chiaramente comprendere le difficoltà di questa giunta comunale, nell’aver gestito in maniera così superficiale quanto accaduto».
«Questa vicenda, anche a seguito della folta delegazione presente a Milano e postata su Facebook, impone una necessaria trasparenza, sulle modalità di organizzazione dell’evento affidate per tremila euro (più Iva) alla cooperativa “Il nodo” e non alla Pro Loco» conclude Faenzi.