GROSSETO – Riorganizzazione in corso per la Asl di Grosseto, che ha appena approvato la modifica di alcuni assetti previsti dal Regolamento e dal Repertorio delle strutture, in vigore dal 2013. Così, in vista della riforma del sistema sanitario toscano, come previsto dalla legge regionale 28/2015, la Direzione aziendale ha deciso di rendere l’organizzazione maggiormente compatibile con il modello regionale che si va profilando.
“Le modifiche che abbiamo previsto sono in linea con le indicazioni della legge regionale di riforma – spiega il direttore generale della Asl 9, Daniele Testi – e sono rese necessarie dalla particolare fase di passaggio, in cui si trova tutto il sistema sanitario toscano. Avviare ora questo percorso, aiuterà il confronto con le altre Aziende sanitarie di Area vasta, in attesa di conoscere i successivi criteri, le direttive e le determinazioni della Regione”.
In sostanza, la delibera aziendale non modifica la linea gestionale e di responsabilità dell’Azienda, che resta articolata in rete ospedaliera (con le Aree funzionali) e in rete territoriale (i Distretti, organizzati in Unità funzionali).
Vengono, infatti, istituiti tre nuovi Dipartimenti di coordinamento tecnico – medico, chirurgico e cardiologico – che dovranno garantire, insieme a quelli già istituiti e operanti, ulteriore uniformità alle attività e ai percorsi assistenziali; questi organismi di coordinamento, infatti, come prevede la normativa regionale, hanno funzioni di indirizzo, di integrazione professionale e di garanzia di omogeneità nelle procedure. Il passaggio successivo sarà la nomina, a breve, dei responsabili per le tre nuove strutture.
Contestualmente è stato previsto anche il rafforzamento complessivo del ruolo di tutti i Dipartimenti tecnici a supporto della Direzione aziendale e degli organi di vertice, nel rispetto degli atti di programmazione regionale e locale, come i patti territoriali delle Zone-distretto.
Con questo obiettivo, vengono anche unificati il Dipartimento di coordinamento tecnico della Salute mentale e quello delle Dipendenze, in linea non solo con quanto previsto dalla nuova normativa regionale, ma anche secondo le più recenti indicazioni della comunità scientifica. Infine, ma non per importanza, è previsto, sempre nella stessa ottica, il rafforzamento del ruolo dei direttori delle professioni sanitarie (direttore infermieristico-ostetrico e direttore tecnico-sanitario).