GROSSETO – Tre primati italiani nella mattina della seconda giornata agli Italian Open Championships 2015 di Grosseto, meeting di atletica paralimpica e ottava tappa del circuito IPC Athletics Grand Prix, valido come Campionati Paralimpici Assoluti. Tutti i record arrivano dai concorsi, perché il vento contrario sul rettilineo dello stadio Zecchini condiziona i risultati cronometrici nelle gare dei 100 metri. Però non manca lo spettacolo, con tante sfide appassionanti e i migliori azzurri in pista, oltre a un gran numero di stelle straniere.
La primatista e campionessa mondiale T42 in carica Martina Caironi (Fiamme Gialle) corre in 15”53 nonostante un vento frontale di -3.3 metri al secondo, due settimane dopo il suo exploit nel Grand Prix di Nottwil in Svizzera con il record iridato di 15”15. Alle sue spalle, la compagna di club Oxana Corso taglia il traguardo in 15”90, anche lei a poco meno di quattro decimi dal personale: «Mi aspettavo sicuramente un tempo inferiore – commenta la bionda romana – ma punto anche sulle altre gare di questa manifestazione. Siamo qui per praticare sport e divertirci, quindi cerchiamo di farlo al meglio».
Nella serie precedente, applausi per Giusy Versace (Handy Sport Ragusa). La detentrice del record italiano T43 riconferma il suo titolo tricolore con 15”12 (-1.8), correndo a fianco di atlete molto competitive, anche se non riesce a insidiare il suo 14”44 della scorsa stagione: «Sono strafelice di vedere corsie piene, perché significa che altre ragazze si sono avvicinate allo sport. Quest’anno infatti per la prima volta c’erano tre biamputate. Ho dato il meglio di me, anche se è stato difficile perché nell’ultimo periodo ho viaggiato tanto per lavoro. Ma soprattutto amo questa pista. Correre qui a Grosseto è sempre bello». Dietro di lei Federica Maspero in 15”89 e per la categoria T44 Alessia Donizetti con 16”05, entrambe della Omero Runners Bergamo, nella gara vinta dalla 18enne britannica Sophie Kamlish (T44) in 14”27.
In campo maschile, Emanuele Di Marino (H2 Dynamic Handysports Lombardia) si aggiudica il successo con 12”31 (-1.9) sui 100 T44, mentre il plurimedagliato Alvise De Vidi (Fiamme Azzurre) fa segnare 25”74 (-3.4) nella categoria T51. La donna paralimpica più veloce del mondo, la sudafricana Ilse Hayes che ha un personale di 11”89, sfreccia in 12”42 contro un muro di vento (-3.3) nei 100 metri T13 seguita dal 13”55 della cubana Yunidis Castillo (T46), undici ori in carriera tra Mondiali e Paralimpiadi. Un’altra giovanissima britannica prevale fra le T38 sui 100 metri: Sophie Hahn, classe 1997, con 13”40 (-2.1) davanti alla francese Mandy François-Elie, 14”26 nella categoria T37. Anche il sudafricano Fanie van der Merwe si trova a fare i conti con l’anemometro, per chiudere in 12”17 (-3.7) nei 100 T37.
Sulle pedane dei concorsi, la 15enne Giada Agostini (Ass. Culturale Ciechi Ipovedenti Roma Onlus) migliora il limite italiano del triplo T12 saltando 7.43 (-1.6), accompagnata dalla guida Olga Corso, sorella minore di Oxana. Ma festeggiano il primato nazionale anche il campano Marzio Benevento (Disabili La Rondine), che con 9.85 nel disco F33 incrementa il 9.39 dell’anno scorso a Grosseto, e nel giavellotto F53 Deborah Orsi (Gsh Sempione 82), otto centimetri di progresso con 7.16. Record solo sfiorato invece per il lanciatore Oney Tapia (Omero Runners Bergamo): il suo 12.40 nel peso F11 rimane ad appena sette centimetri dalla miglior prestazione italiana.
Tra le donne, la stagione della campionessa paralimpica del peso F11 Assunta Legnante (Anthropos Civitanova Marche) inizia con 14.67: «Una serie di infortuni mi ha tenuto ferma per otto mesi, ma speravo di essere qui per sapere da dove partire, verso i Mondiali di Doha nel mese di ottobre».