FOLLONICA – La Sala Tirreno di Follonica ospiterà una “Chiamata alle arti” per sostenere la produzione del film Un indovino mi disse, tratto dall’omonimo libro di Tiziano Terzani. L’evento è patrocinato dal Comune di Follonica.
Filmati, letture e musica dal vivo per ripercorrere insieme la vita di Terzani e, in particolare, il viaggio nel cuore dell’Asia, raccontato in Un indovino mi disse. Un viaggio che, per lo scrittore, è stato tappa fondamentale di un percorso di trasformazione da corrispondente di guerra a uomo di pace.
Nel corso della serata il regista Mario Zanot – autore di Anam, il Senzanome, l’ultima intervista a Tiziano Terzani – presenterà il progetto del film. Le letture di brani tratti dai libri di Terzani saranno a cura di Lucia Stanzani. La musica a cura di Marcello Arienti. A condurre sarà Rita Balestra.
Alla serata parteciperà anche il Gruppo Emergency Costa degli Etruschi. Una parte degli incassi del film che sarà realizzato verrà infatti destinata a Emergency, e in particolare all’ospedale afghano di Lashkar-gah, intitolato a Tiziano Terzani ( si tratta di un centro chirurgico in cui il 60% dei pazienti ricoverati è curato per ferite di guerra causate da bombe, mine antiuomo e pallottole, e dove un terzo dei pazienti ha meno di 14 anni).
L’ingresso è libero, con possibilità di donazione a sostegno del progetto.
Informazioni: www.unindovinocidisse.it – info@unindovinocidisse.it
Il progetto cinematografico in generale
Il film Un indovino mi disse ripercorrerà il viaggio di Terzani alla scoperta del cuore magico dell’Asia, un viaggio che il giornalista fece nel 1993, spostandosi senza mai prendere aerei.
Un indovino mi disse sarà girato tra Vietnam, Laos, Cambogia, Birmania e Thailandia.
La sceneggiatura – a cui ha collaborato anche Angela Terzani Staude – è già pronta e alcuni partner stranieri hanno mostrato vivo interesse per il progetto.
In Italia, per far conoscere e finanziare il film almeno in parte, è stata lanciata sul web una campagna di raccolta fondi. Andando su www.unindovinocidisse.it è possibile dare il proprio contributo, versando pochi euro ma anche cifre più alte. In cambio si ha diritto a una ricompensa (ad esempio chi sceglie di versare 50 euro vedrà il proprio nome nei titoli di coda del film…)
L’idea è del regista milanese Mario Zanot, che ha collaborato anche con Giuseppe Tornatore e Nanni Moretti, e che nel 2013 ha vinto il David di Donatello per i migliori effetti digitali del film Diaz, don’t clean up this blood di Daniele Vicari.
Per sostenere la produzione del film Un indovino mi disse è stato fondato un Comitato che sta organizzando serate di raccolta fondi in tutta Italia, delle “Chiamate alle arti”, durante le quali ripercorrere la vita di Terzani, corrispondente di guerra, viaggiatore e uomo di pace, attraverso la proiezione di filmati, la lettura di brani tratti dai suoi libri e musica suonata dal vivo.
Grazie all’aiuto dei lettori di Terzani sono già state organizzate più di novanta serate, in piccole e grandi città.