PORTO SANTO STEFANO – Fuoco, fumo denso, sirene spiegate. Il porto di Santo Stefano invaso da pompieri e dalla Guardia costiera. Una situazione di emergenza? No, solo un’esercitazione pensata e organizzata proprio per saper gestire le vere situazioni di emergenza. L’esercitazione antincendio è stata coordinata dall’ufficio circondariale marittimo della Guardia costiera di Porto Santo Stefano, con l’ausilio tecnico del reparto dei Vigili del fuoco di Orbetello e con la collaborazione di Polizia municipale, 118 e ditta Solari antincendio.
Lo scenario simulato ha previsto un principio di incendio in porto, sulla banchina “Marinai d’Italia”, nei pressi del distributore marino carburanti, con la contestuale presenza di un ferito da trasferire urgentemente presso l’ospedale di Orbetello tramite autoambulanza del 118.
La Sala Operativa della Guardia Costiera, nel corso delle operazioni, ha disposto la vigilanza dell’imboccatura del porto a mezzo unità navale, la chiusura dell’accesso alla “Darsena Arturo” e l’allontanamento delle unità ormeggiate nelle vicinanze dell’incendio. L’incendio è stato quindi domato con successo e, una volta messa in sicurezza l’area a cura dei VV.FF., è stato possibile prestare al figurante ferito le cure mediche del caso.
L’esercitazione, che rientra in quelle attività a cadenza periodica organizzate dalla Guardia Costiera per testare la complessa macchina dei soccorsi in ambito portuale, ha avuto un esito soddisfacente, anche in considerazione del fatto che è stata effettuata senza alcun preavviso e che, nell’occasione, è stato verificato il corretto funzionamento dell’impianto fisso antincendio del porto.
Il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano, T.V. (CP) Tullio ARCANGELI, ricorda “l’importanza di tali esercitazioni, che, nel mantenere alta la soglia di attenzione e preparazione professionale dei vari operatori, permettono di verificare la tempestività, l’efficienza e la sinergia dei mezzi di soccorso, nonché l’affidabilità delle comunicazioni, elementi fondamentali in caso di emergenza reale”.