FOLLONICA – «Né il partito di maggioranza, né altre forze politiche si sono fatte avanti per mandare, almeno per mezzo di un comunicato stampa, la propria solidarietà alle vittime della criminalità. Noi invece rivendichiamo il nostro diritto ad erigerci a difensori dei piccoli commercianti, delle casalinghe e dei lavoratori rapinati, e gli chiediamo scusa, per voi, che non siete riusciti a farli sentire sicuri neanche dentro le mura di casa». Questo l’intervento di Fratelli d’Italia Follonica e della lista civica Onda in merito ai casi di criminalità che sono avvenuti negli ultimi giorni nella città del golfo.
«Quello che dovremmo sentire noi, e tutti i cittadini, nel prossimo consiglio comunale è un sonoro “scusateci, ci siamo sbagliati, e vi abbiamo lasciato in balia della feccia della società” da parte del consiglio comunale e del sindaco, che si sta facendo beffa del mandato popolare ricevuto lo scorso anno, lasciando la popolazione inerme contro malintenzionati di ogni tipo – proseguono -. Per questo a breve chiederemo un consiglio comunale aperto, dove poter parlare della mancanza di sicurezza che regna sovrana a Follonica, e dove chiederemo l’intervento dell’esercito, per arginare definitivamente questi fenomeni criminali. Infine vogliamo mandare la nostra più grande solidarietà a tutti i rapinati, perché solo chi si è sempre interessato al destino del più debole, può avere il coraggio di guardarlo in faccia da suo pari».
Anche Ascom Confcommercio Grosseto esprime solidarietà alle attività di Follonica prese di mira dai malviventi in questi ultimi giorni. «Auspichiamo che gli autori di questi fatti criminosi siano presto individuati ed assicurati alla giustizia – commenta il presidente dell’associazione Carla Palmieri – e confidiamo nello scrupoloso e puntuale lavoro delle forze dell’ordine, ma siamo altresì convinti che sia necessario ed urgente trovare delle soluzioni in grado di garantire sicurezza ai commercianti, ai cittadini e ai turisti che stanno per affollare la costa. E’ necessario un lavoro in materia di prevenzione dei reati, con un maggior presidio del territorio, svolto attraverso azioni mirate di sorveglianza ed anche di videosorveglianza, e con lo sviluppo della sinergia tra gli operatori delle forze dell’ordine, le associazioni, le istituzioni, gli imprenditori e la gente comune».