GROSSETO – Prende forma il “Piano d’azione per l’energia sostenibile”. Il documento, redatto grazie anche alla consulenza e alle professionalità messe a disposizione da Legambiente, rientra nell’ambito degli accordi firmati con il Patto dei sindaci, a cui il Consiglio comunale ha deciso di aderire rispondendo all’appello della Commissione europea e garantendo così il proprio contributo per una maggiore tutela dell’ambiente.
Nelle 167 pagine del Paes sono contenuti i risultati del monitoraggio che ha prodotto un inventario di base delle emissioni di CO2; un lavoro questo che ha visto gli uffici dell’Ente impegnati negli ultimi due anni grazie anche al prezioso apporto dato dai cittadini e dalle attività economiche che hanno compilato un questionario ad hoc sul tema.
«E’ un lavoro che parte da lontano – spiega l’assessore Giancarlo Tei -, uno strumento di pianificazione ambientale, con azioni strategiche da compiere. Quella del Paes è una scommessa che vede Grosseto al pari di altre località europee in una sfida che potrà portare vantaggi anche nel reperimento di finanziamenti pubblici per ulteriori investimenti in questo settore».
Il questionario sviluppato da Legambiente, assieme alla società AzzeroCO2, ha permesso di raccogliere i dati necessari al rilevamento dei consumi energetici dei privati, restituendo informazioni utili anche sui possibili interventi di supporto che il Comune potrà mettere in atto nei confronti delle famiglie. Le informazioni richieste riguardavano le caratteristiche degli edifici abitativi, l’alimentazione dell’impianto di riscaldamento, la tipologia delle apparecchiature elettriche presenti in una famiglia, i consumi (energia elettrica, metano), la mobilità (numero delle auto per famiglia, alimentazione, chilometri percorsi in un anno). Infine è stato chiesto ai cittadini intervistati di presentare dei suggerimenti su possibili azioni da intraprendere per il miglioramento della fruibilità delle zone urbane.
«Siamo Orgogliosi di aver partecipato alla redazione di questo piano – precisa Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente -. In questo modo ci si impegna concretamente nella lotta ai cambiamenti climatici, attraverso una serie d’interventi programmati che riducono l’impatto ambientale e migliorano la qualità della vita dei cittadini. Con il Paes, infatti, il Comune si pone obiettivi specifici e azioni volte a migliorare l’efficienza energetica complessiva, favorire la mobilità sostenibile, diminuire gli sprechi, diffondere le fonti energetiche rinnovabili, razionalizzare l’illuminazione pubblica e promuovere la sostenibilità ambientale».
I risultati dell’analisi dei consumi energetici e delle emissioni del Comune di Grosseto al 2008 evidenziano che a determinare il maggiore impatto in termini di CO2 sono i settori della mobilità (43,5%) e il residenziale (32,8%). Sono, quindi, questi i settori in cui l’amministrazione comunale concentrerà gli sforzi principali per il raggiungimento dell’obiettivo minimo di riduzione al 2020, previsto dall’adesione al Patto dei sindaci. La mobilità, quindi, rappresenta un punto critico, in quanto la riduzione delle emissioni in questo settore non può prescindere da un cambiamento radicale delle abitudini comportamentali dei cittadini. Solo l’avvicinamento dei cittadini verso forme di mobilità alternative all’auto e più sostenibili potrà determinare una riduzione massiccia delle emissioni in questo comparto. E il Comune di Grosseto, in questo settore, si è già attivato da tempo attraverso interventi di calmierazione del traffico (zona 30) promozione della mobilità ciclabile (piste ciclabili), la riqualificazione dei mezzi (parco auto dell’Ente e trasporto pubblico).
Alla conferenza è intervenuto anche Massimo Felicioni, capogruppo di Grosseto Oggi che ha raccolto l’invito di Tei, esteso a tutti i consiglieri comunali: «E’ doveroso un plauso – ha aggiunto -, per un atto importante che può sembrare scontato, ma non lo è. Un grande lavoro svolto con l’amministrazione comunale che ha dato un indirizzo preciso e che va sostenuto per il bene del territorio».
Il Paes dovrà passare al vaglio del prossimo Consiglio comunale e se approvato sarà poi inviato all’esame della Commssione europea. L’obiettivo finale è quello di ridurre le emissioni di gas serra del 20% nel 2020: un modo concreto e tangibile di contribuire agli obiettivi europei di abbattimento delle emissioni partendo dal territorio.