di Daniele Reali
GROSSETO – Lamioni riparte da Grosseto e dalla sua Maremma. Dopo il voto delle regionali il candidato governatore di Passione per la Toscana boccia il risultato ottenuto in Toscana, ma difende quel 7,8% conquistato in città «che consente oggi» dice lo stesso Lamioni «di aver “pareggiato” con il centrosinistra e di ripartire per le amministrative».
«Ho deciso di scendere in campo – spiega Lamioni ai giornalisti nella conferenza stampa di analisi del voto – perché voglio contribuire, con un gioco di squadra, a creare una alternativa al centrosinistra. Il prossimo anno in questa provincia si vota in cinque comuni e mi piacerebbe che il centrodestra si metta in condizione di poter vincere dappertutto».
E questa possibilità c’è anche perché Lamioni è sceso in campo perché «quell’8% che ha votato per me» spiega l’ex presidente della Camera di commercio «per la maggior parte non avrebbe votato centrodestra».
Passione per la Toscana quindi diventa fondamentale per il “nuovo” centrodestra grossetano, così come lo sarà la figura di Mario Lolini, oggi leader della Lega Nord in città. A lui Lamioni tende la mano per ricostruire insieme il centrodestra. «Mario ha ottenuto un ottimo risultato, a lui chiedo di convocare il tavolo con tutte le forze del centrodestra».
Oltre a costruire la coalizione di centrodestra ci sarà anche da individuare una figura che rapresenti tutti, un candidato a sindaco condiviso che vada a sfidare il candidato del centrosinistra e del Movimento 5 Stelle. «Per me il sindaco può essere scelto con le primarie, ma questa è una mia idea personale. Il candidato potrebbe essere anche lo stesso Lolini, poco conta che abbia già corso e sia stato sconfitto. È importante però trovare un candidato riconosciuto da tutti e per questo l’investitura popolare con le primarie metterebbe d’accordo tutti».
Guardano oltre lo steccato poi Lamioni attacca Pd e il suo segretario comunale Saimo Biliotti con cui ha avuto qualche botta e risposta durante la campagna elettorale. «A Grosseto ho fatto un signor risultato considerando che ho fatto solo due iniziative elettorali. Il fatto che sia stato minimizzato è segno di paura». Il riferimento è al centrosinistra. «Fossi in Biliotti io mi preoccuperei. Hanno dimezzato i voti rispetto alle Europee e sono passati dal 51% al 35%. Contenti loro».