GROSSETO – Una compagnia di giovani ha risposto alla chiamata di fare uno spettacolo di teatro contro il bullismo. In tempi record – tutto è iniziato nel febbraio 2015 – si è costituita in diversi gruppi di interesse, come una vera compagnia teatrale: attori, scrittura dei testi, riprese video, colonna sonora, segreteria di produzione; ha scritto un copione originale, seguito i laboratori e fatto le prove, ideato colonna sonora e video, e il 5 giugno debutterà nel teatro cittadino con il suo spettacolo. Così, nel compiere un’azione di sensibilizzazione dei loro coetanei e della comunità intera su questo tema scottante, hanno avuto modo di sviluppare le proprie capacità individuali e il loro potenziale espressivo.
E’ questo il primo e più importante risultato del progetto No Bulls Be Friends, con cui la Provincia di Grosseto ha vinto il bando nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dell’Unione Province d’Italia, coadiuvata dalla compagnia Accademia Mutamenti e da un pool di partner che rappresentano importanti realtà istituzionali, educative e associative della città: dal Comune di Grosseto alla Fondazione Grosseto Cultura, dai tre Istituti superiori Polo Bianciardi, Manetti e Leopoldo II all’associazione di docenti AISE, da L’Altra Città all’ARCI. Ognuno portando il suo contributo e facendo sentire la sua vicinanza e partecipazione in tante forme. Grazie al progetto si sono stretti contatti con il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Firenze, che insieme alla Regione Toscana sta sperimentando progetti pilota contro il bullismo nelle scuole in alcune città toscane.
«Ciò che è certo è il dovere di affrontare il tema del bullismo in maniera corretta – ha spiegato il Presidente della Provincia di Grosseto, Emilio Bonifazi – senza criminalizzazioni ma con la consapevolezza che dialogo e rispetto del prossimo sono valori che possono e devono essere insegnati. Farlo attraverso l’arte e il teatro è il modo migliore per ampliare le capacità comunicative del messaggio, per stimolare la creatività dei giovani e farli conoscere fra loro e con la loro stessa personalità».
«Si può essere vittima di fenomeni di bullismo per varie ragioni – ha aggiunto l’assessore comunale alle Politiche sociali, Antonella Goretti – e il ruolo dell’educazione, della cultura e anche dello spettacolo, può essere davvero il modo per combattere uno dei fenomeni sociali più presente e, allo stesso tempo, meno discusso se non quando ce lo impone qualche vistoso episodio di cronaca. L’obiettivo è parlarne per diffondere una cultura dell’aggregazione e dell’inclusione, unico vero antidoto al bullismo».
Dopo questa prima tappa il progetto No Bulls Be Friends proseguirà il suo cammino a settembre, all’interno della manifestazione La Città Visibile, promossa da Fondazione Grosseto Cultura e diretta da Mauro Papa: non solo con una replica dello spettacolo ma con incontri sul tema con artisti ed esperti e con una campagna di sensibilizzazione della città fatta attraverso l’affissione di manifesti con gli slogan che i ragazzi hanno prodotto durante il lavoro.