MONTEMASSI – “Cielo di stelle, cielo color di mare” si intitola così la passeggiata rievocativa del vecchio percorso dei minatori verso la miniera di Ribolla. La passeggiata si svolgerà il 1° giugni e ad organizzarla è l’Arci di Montemassi.
Il titolo è mutuato da una veccha canzone degli anni ’30 scritta da Bixio e Cherubini, interpretato da Luciano Tajoli, Claudio Villa e molti altri, e ripreso recentemente anche da Gianmaria Testa. “Cielo di stelle cielo color del mare Tu sei lo stesso cielo del mio casolare. Portami in sogno verso la patria mia Portale un cuor che muore di nostalgia”.
Il brano famosissimo tra i minatori della Maremma è probabilmente ispirato alla grave tragedia nella miniera di carbone della Fairmont CV Company di Monongah, in West Virgina (USA). In questa città mineraria, nel 1907, una esplosione innescò una reazione a catena agevolata anche dai vapori di carbone, che si risolse in uno dei più gravi incidenti minerari di tutti i tempi.Molti erano italiani , per questo probabilmente la canzone parla di un “minatore bruno”, emigrato o esiliato.
La passeggiata illuminata da lampade originali, oltre a rendere omaggio alle fatiche dei minatori, ha anche lo scopo di ammirare al tramonto, un paesaggio naturale nel suo massimo splendore di verde e assaporare i prodotti enogastronomici dell’azienda montemassina La Ristella. Il percorso a piedi tra Montemassi e Ribolla era frequentato anche per altre occasioni: il ballo il sabato, il cinema e molte donne il martedì si recavano alla “Paga” per gli acquisti.
L’occasione è giusta anche per ricordare quel che avvenne nel dicembre 1944: il fronte era passato da poco e si ricostruiva moralmente e fisicamente l’Italia; l’autunno quell’anno era caratterizzato da abbondanti piogge e anche quel mercoledì 13 dicembre pioveva. Quattro minatori partirono per la “gita” delle 3, la panierina con il caldaino per la cena, la fiaschetta del vino e due nazionale senza filtro. Addosso la pesante cappa di incerato nero e la lampada acetilene. Allo smontare dal lavoro alle 23, i 4 sanno che il torrente “Li Maggiori” è in piena, ed è pericoloso attraversarlo. Decidono di fare il giro largo e più sicuro passando dalla Magia, Cannella e poi su lungo la vecchia strada delle Lunette per entrare in Montemassi.
È molto buio, Le Lunette costeggiano un alto muro in pietra. Le forti piogge hanno smosso il muro e le vibrazioni dei loro passi ne provocano il crollo, è una terribile tragedia.
I quattro sono travolti e sepolti dalle pesanti pietre, nessuno si salva; sarebbero bastati pochi secondi per evitare il peggio. Dopo qualche ora scattano le ricerche ma solo all’alba si vede la frana ed allora tutti capiscono dove sono i poveri minatori.
Sono tutti giovani, due sono fratelli, hanno tra i 33 e i 40 anni, lasciano moglie e figli piccoli. Questi i loro nomi: Mori Romano, Mori Rino, Pergolini Angiolino, Potini Vincenzo.
Programma:
partenza ore 19,00-piazza della madonna Montemassi
ore 20,00 ristoro e degustazione presso azienda la Ristella
ore 21,15 entrata in ribolla de deposizione fiori al monumento ai minatori alla presenza del sindaco Francesco Limatola
ore 21,30 buffet sala arci ribolla
quota di partecipazione euro 15,00
tel.366 7477294