di Sabino Zuppa
PORTO ERCOLE – Tutto Sub Judice. Nemmeno il tempo di far uscire le prime indiscrezioni sulle gare per le concessioni demaniali a Porto Ercole che subito si annuncia una lunga e combattuta guerra giudiziaria. Delibere di Giunta, determine ed atti vari che si sono protratti per alcuni dei mesi passati potrebbero, al momento, non avere nessun effetto con tutti i vecchi pontilisti che proveranno a rimanere al loro posto anche per la stagione estiva 2015, praticamente è già cominciata.
Tutti e otto i concessionari interessati dai bandi, infatti, hanno già presentato ricorso contro tutti gli atti dei mesi scorsi e, secondo quanto si vocifera nell’ambiente portuale del borgo argentarino, addurranno motivazioni aggiunte riguardanti proprio l’esito delle gare. Questo significherà che anche i due pontili che hanno perso la competizione, Cidonio e l’Approdo di Nieto chiederanno probabilmente una sospensiva per evitare una fuoriuscita affrettata dalle loro postazioni. Del resto, se questo non si verificasse, e le due società nautiche dovessero togliere le tende proprio ora a pochi giorni dall’inizio di giugno, si potrebbero profilare dei problemi anche per l’indotto locale. Le circa 100 barche che attualmente risiedono in questi pontili dovrebbero, almeno per un periodo, salpare le ancore ed i pontilisti dovrebbero togliere le loro strutture per lasciar spazio ai nuovi concessionari: un lasso di tempo, in piena stagione, che penalizzerebbe anche le altre attività che ruotano intorno alla nautica portercolese.
Tuttavia, quanto prospettato, non era una cosa inattesa visto che anche in occasione delle gare che si svolsero nel 2011 ci fa una lunga serie di ricorsi che peraltro si chiusero con la vittoria del Comune di Monte Argentario in tutte le cause davanti al Tar della Toscana. Questa volta però i presupposti saranno diversi ed in primis ci sarà la sentenza del Consiglio di Stato sul ricorso della Nuova Scotto, una società rimossa con la forza pubblica dal sindaco Arturo Cerulli, che ha pur perso nello scorso febbraio la sua causa, ma che ha permesso al tribunale amministrativo di secondo grado di sancire che le concessioni portecolesi sono anch’esse turistico ricreative, a differenza di quanto aveva fatto il Tar in precedenza, e che per questo dovrebbero essere prorogate fino al 2020.
Motivo per cui il Comune argentarino, nei suoi ultimi atti ufficiali, ha specificato che il suo nuovo intervento è dovuto alla precarietà delle recenti concessioni ( tutte di 10 mesi) ed alla conseguente improrogabilità di tali situazioni: una dichiarazione che si annuncia come l’elemento cruciale su cui verteranno le prossime sentenze del Tar, visto che i pontilisti segnalano che, dopo le assegnazioni del 2011, il Comune ha fatto riferimento a proroghe ed ha comunque riscosso la tassa sulla spazzatura su tali attività.