AMIATA – «I manifesti di Fratelli d’Italia sono stati staccati e strappati» lo denuncia Guendalina Amati, una dei due candidati al consiglio regionale per Fratelli d’Italia che racconta quanto sarebbe avvenuto a Castel del Piano, un paio di giorni fa, vicino il Laghetto dei cigni. «Ad essere stati strappati intenzionalmente i manifesti dei candidati Guendalina Amati e Fabrizio Rossi, mentre gli altri sono rimasti al loro posto. Oggi sono stati strappati ad Arcidosso, precisamente a San Lorenzo e alla Zancona. Vedremo nel proseguo se tali atti si ripeteranno a carico sempre degli stessi candidati».
«Al di là del gesto meschino ed incivile compiuto – prosegue Amati -, che denota una incapacità di pluralismo di idee e di non accettazione che in democrazia ognuno possa avere i propri ideali e valori, ed il diritto di manifestarli, si denota anche l’ignoranza in campo giuridico, in quanto il gesto messo in atto è perseguibile penalmente, infatti se gli autori dovessero essere trovati a commettere il fatto incorrerebbero immediatamente in una denuncia penale. Una cosa ci tengo che sia evidenziata, i manifesti, i volantini e tutto ciò che riguarda la campagna elettorale è a spese dei candidati, candidati lavoratori che finito l’orario di lavoro corrono per raggiungere i cittadini, per ascoltare le loro istanze, per farsi carico dei problemi della cittadinanza e portarli nei luoghi idonei dove discuterli e affrontarli, e vedersi strappare i manifesti fa male. Al giorno d’oggi, in una società che si reputa evoluta e aperta, certi atteggiamenti non dovrebbero esistere e non avrebbero ragion d’essere in qualunque modo la si pensi, ma in questo caso mi sembra evidente che Fratelli d’Italia dia fastidio, perché i suoi candidati si stanno impegnando seriamente e in modo proficuo su tutto il territorio».