GROSSETO – Turismo e nuove tecnologie: sembra essere questo un tema caro ai candidati Pd per le prossime elezioni regionali. Un turismo 2.0 e legato alle nuove piattaforme e social network.
«Quest’estate funzionerà a scarto ridotto il desk centralizzato che presidiava i social network rilanciando i contenuti della nostra offerta turistica: da Facebook a Twitter, passando per Google plus e Flickr fino ad arrivare a Pinterest e Youtube. Canali strategici che non daranno più informazioni a milioni di utenti». Afferma Leonardo Marras «Conosciuta come “MitUp Maremma”, in questi anni la redazione unica ha informato, commentato e promosso decine di migliaia di contenuti e appuntamenti, fidelizzando turisti di tutto il mondo al marchio Maremma Toscana».
«Le difficoltà della Provincia hanno portato alla sospensione di questo prezioso servizio, che dovrebbe essere preso in carico dai Comuni, a loro volta con enormi problemi di bilancio – prosegue Marras -. La titolarità della promozione turistica è della Regione, quella dell’informazione è, invece, del sistema misto locale formato dai privati e dagli Enti pubblici. Bisogna mettere insieme le risorse e la Regione deve sostenere il “MitUp Maremma”. L’occasione per risolvere il problema è la discussione della nuova legge regionale sul turismo, che sarà approvata all’inizio del nuovo mandato».
«Carta dei servizi dell’informazione e dell’accoglienza turistica basata sulla rete, prestazioni erogabili, competenze, un unico stile comunicativo; sono i capisaldi di un progetto che in Maremma ha dato ottimi risultati. Ottenendo il premio per l’innovazione alla “Borsa del turismo online”, perché ha coniugato la rete di enti pubblici e soggetti privati accreditati, flussi informativi continui, qualificazione dell’offerta turistica e dei servizi di accompagnamento. Potrebbe diventare un paradigma per il sistema d’informazione e accoglienza della Toscana. Potremmo trasformare una difficoltà in opportunità. Dipende da noi. I Comuni facciano lo sforzo di rappresentare unitariamente tutta la Maremma, senza dividersi. Sarà più facile convincere la Regione a fare la sua parte – conclude -. Già dalla prossima stagione».
Una rete museale 2.0 per la crescita del turismo culturale. È quello che invece auspica Barbara Pinzuti «La cultura può diventare il terzo potente “motore” della nostra offerta turistica, affiancando per rilevanza il segmento balneare e quello agrituristico-enogastronomico. Il risultato è a portata di mano. Basta avere il coraggio di investire fino in fondo sulla nostra Rete museale provinciale, composta da 45 piccoli e grandi musei presenti in 19 comuni».
Barbara Pinzuti in questi giorni sta iniziando un percorso a tappe per incontrare gli operatori dei musei della provincia di Grosseto, a partire dal Magma di Follonica, e dai musei archeologici di Grosseto, Massa Marittima e Vetulonia. «Abbiamo la fortuna – spiega Pinzuti – di avere una rete provinciale già organizzata e, grazie alla lungimiranza degli amministratori di Comuni e Provincia, anche di partire da un progetto già strutturato per una “rete museale 2.0” finanziato da Regione ed Enti locali per 192.000 Euro. Per come la vedo, però, questo dovrebbe essere solo il punto di partenza per fare della cultura uno degli asset strategici del nostro turismo, oggi molto sbilanciato su un’offerta di tipo tradizionale: mare, natura ed enogastronomia».
«È evidente a chiunque che i nostri siti di interesse culturale non possono competere con l’attrattività delle città d’arte di cui la Toscana è ricchissima – precisa Pinzuti -. Tuttavia possiamo giocare un ruolo diverso, puntando proprio sui centri storici minori e sulle molte aree archeologiche etrusche, romane e villanoviane. Realtà strettamente collegate a musei di piccole e medie dimensioni, ma con giacimenti culturali rilevanti, che possono costituire una rete a servizio della promozione di questo vasto e a volte misconosciuto patrimonio culturale. Se allarghiamo gli orizzonti, non è illusorio entro il prossimo mandato del governo regionale pensare ad una crescita significativa del turismo culturale nel nostro territorio, con nuove opportunità di lavoro qualificato per diverse tipologie di operatori e una sinergia positiva con le strutture turistico ricettive per dilatare la stagione a periodi dell’anno oggi turisticamente inerti. Quello che da parte mia posso garantire – conclude Pinzuti – è un impegno serio a rappresentare questo progetto in Regione, svolgendo un ruolo di collegamento tra il nostro territorio e Firenze».