GROSSETO – «La situazione della sanità toscana ed in particolare maremmana è grave, ormai ridotta ad un grande poliambulatorio a pagamento con costi elevati per gli utenti costretti spesso a rivolgersi altrove». Mario Lolini, candidato al consiglio regionale per la Lega Nord interviene sul tema della sanità.
«La demagogia Renziana non poteva escludere i candidati Pd di Grosseto: Culicchi e Marras durante un incontro con le figure professionali del mondo della sanità hanno evidenziato che non si devono disperdere i livelli di eccellenza che distinguono la sanità toscana e la sanità maremmana. Peccato che il metro di giudizio sia molto diverso, non per le eccellenze professionali, delle quali andiamo orgogliosi, ma dell’organizzazione che affossa e non evidenzia quelle professionalità e che costringe i cittadini a ricorrere ad altre strutture». Prosegue Lolini.
«Dove erano questi signori, quando la consigliera Pd Matergi, componente della commissione sanità, si lamentava che nessuno del suo partito si era mai interessato dell’attività e delle problematiche che si affrontavano e che l’avevano lasciata sola ad opporsi alla centrale unica del 118 e che nessun sindaco aveva alzato un dito per sostenere le sue motivazioni? Nella stessa nota, apparsa sui quotidiani – ricorda Lolini -, diceva che gli unici interessi dei dirigenti e responsabili del partito erano quelli di garantirsi una “poltrona” futura».
«Forse costoro hanno dimenticato che questa situazione è frutto di una gestione scellerata che ha voluto solo Rossi e tutto il Pd senza esclusione alcuna. I cittadini toscani e grossetani il 31 maggio si ricorderanno e terranno conto di questa situazione ed in particolare del fatto che non hanno garantiti i livelli minimi di assistenza – conclude Lolini -, devono sopportare inutili lungaggini e scorribande burocratiche e di quando hanno avuto bisogno e che sono stati costretti, loro malgrado, a rivolgersi altrove».