AMIATA – Vacasto è l’acronimo di “Valorizzazione del comparto castanicolo da frutto toscano”, un progetto Integrato di filiera regionale che ha coinvolto ben 90 soggetti direttamente (oltre 120 indirettamente, come sostenitori), sia privati che pubblici, dislocati su cinque diverse aree e tre province del territorio regionale (dalla Garfagnana fino al Monte Amiata), tutti legati al comparto castanicolo. Capofila, animatore e promotrice l’Associazione per la Valorizzazione della Castagna del Monte Amiata IGP. L’obiettivo è stato quello di sostenere e valorizzare, mediante una serie d’investimenti, un settore che negli ultimi anni è stato duramente colpito sia da diverse patologie che hanno attaccato il castagno (in particolare il Cinipiede Galligeno) sia anche, economicamente, dalla conseguente riduzione della produzione di frutti.
Sono stati attuati 94 progetti, legati a quattro misure del PSR (Piano Sviluppo Rurale) della Regione Toscana , che hanno permesso di migliorare la situazione dei castagneti presenti, grazie ad azioni di recupero nelle aree interessate e di innovazione nel settore castanicolo. In particolare sono stati potati e recuperati 164 ha di castagneto, acquistati macchinari, migliorate strade, ristrutturati seccatoi e strutture varie. Dentro il PIF è stato realizzato anche un progetto innovativo, con la realizzazione di un macchinario prototipo per la potatura dei castagneti da terra e la possibilità di recuperare le biomasse di scarto derivanti dalle potature per la valorizzazione energetica. Complessivamente, il PIF ha avuto una percentuale di realizzazione del 78,11%, rispetto all’investimento iniziale, con un realizzato finale pari a € 2.645.572,35, di cui € 1.559.401,66 ridistribuiti fra i partecipanti al progetto sotto forma di contributo della Regione Toscana.
“La castanicoltura – commenta Emilio Bonifazi, presidente della Provincia di Grosseto – ha una grandeimportanza. La coltura del castagno oltre a costituire un importante elemento di integrazione economica, ha connotato e connota il nostro paesaggio,e, soprattutto nell’area amiatina, caratterizza la gastronomia tipica e di qualità. Il massiccio contributo della Regione Toscana supportata dalle Associazioni per la valorizzazione della castagna è indice di una rinnovata attenzione a questo settore. In questo quadro è molto importante anche la lotta al Cinipide realizzata attraverso insetti antagonisti. La Provincia seguirà con attenzione tutte le attività.”
Hanno presentato il progetto: Claudio Franci, presidente dell’Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetano, Lorenzo Fazzi, presidente dell’Associazione per la Valorizzazione della castagna del Monte Amiata IGP, Giovanni Alessandri, Coordinatore del PIF VACASTO.