AMIATA – «L’Amiata ha oggi le condizioni per superare gli ultimi gap infrastrutturali che finora l’hanno isolata, limitando la crescita del suo vivace tessuto d’impresa. Composto da aziende manifatturiere, cooperative di servizi, aziende agricole e ricettive». Barbara Pinzuti, candidata per il Pd al consiglio regionale della Toscana, parla della situazione sul monte Amiata. «Il recente protocollo d’intesa promosso dalla Regione per sbloccare l’adeguamento delle strade del Cipressino e Amiatina, apre nuovi orizzonti per un’infrastruttura agognata per il cui completamento servono 48 milioni di euro. Il concorso delle risorse regionali, di quelle di Enel Green Power derivanti dalla geotermia e degli Enti locali può dare la svolta all’adeguamento del collegamento tra i centri della Montagna e la Due Mari».
«I prossimi cinque anni di mandato del governo regionale devono in questo seno essere il momento del cambio di passo. L’altra infrastruttura decisiva a servizio dello sviluppo è la capillare ramificazione della rete a banda larga, indispensabile tanto alle imprese manifatturiere Hi-Tech quanto alle aziende del settore turistico. Una prima parziale copertura del territorio è stata realizzata – prosegue Pinzuti -. Altre risorse sono in corso di impegno, ma manca un’ultima trance di finanziamenti dell’Agenda digitale che vanno sbloccati.Infine, ma non ultimo per importanza, bisogna battersi per ridare una missione più chiara all’ospedale di Casteldelpiano, evitando battaglie di retroguardia ma puntando a qualificare quel presidio come fulcro di una rete efficiente di medicina territoriale. La Regione ha gli strumenti per farlo, ed è chiaro che su questo va fatta una battaglia decisa alla quale non ho intenzione di sottrarmi».