GROSSETO – Il tema dei rifiuti, negli ultimi anni, è stato oggetto di una “dialettica” che ha contrapposto, spesso anche duramente, Comuni e imprese. “Siamo obbligati a coprire integralmente i costi”, il mantra recitato da sindaci e assessori al bilancio, “paghiamo per un servizio non reso e di conseguenza le aree destinate a finalità produttiva debbono essere esonerate”, l’obiezione delle imprese e delle loro rappresentanze.
A tagliare la testa al toro, in una diatriba che rischiava di essere infinita l’azione collettiva in materia fiscale non è consentiva e chi “batte” gabella finisce per aver sempre ragione, la risoluzione con cui il Mef ha sancito che “nella determinazione delle superfici assoggettabili alla Ta.Ri. non si tiene conto di quella parte di essa ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali, al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori.
Tutto risolto? Solo teoricamente. I comuni dovranno infatti adeguare i rispettivi regolamenti il nuovo quadro normativo, dovranno essere definiti i criteri di assimilazione agli urbani.dovrà essere risolto il problema della “coperture”. Una serie di verifiche e di atti incompatibili con il poco tempo intercorso tra la pubblicazione della risoluzione e le prime scadenze del tributo.
La ricerca di una soluzione equilibrata ha prodotto, nel rapporto con il Comune capoluogo, una “quadratura” possibile e in grado di far convivere le contrapposte esigenze. Di conseguenza: il Comune emetterà le rate in acconto degli avvisi Tari relativi al 2015 proponendo la stessa tariffa applicata lo scorso hanno. Questo fatto non dovrà però allarmare gli interessati: ogni azienda infatti, per il tramite delle Associazioni, potrà far valere i propri diritti individuando le superfici in cui si formano in via continuativa o prevalente rifiuti speciali smaltiti in proprio che verranno completamente esonerate.
Premesso che gli importi dovuti, come da prassi, saranno frazionati in più scadenze e dal momento che anche applicando la risoluzione Mef gli spazi assoggettabili alla Tari saranno presenti in tutte le aziende queste potranno decidere, partendo dalla propria condizione soggettiva e in accordo con l’Ufficio Tributi, il numero delle rate da pagare e quelle da sospendere.
Il pagamento infatti, in attesa di una definizione “in contraddittorio” con il Comune delle superfici esonerate e quelle tassabili, potrà essere sospeso, fino alla scadenza della rata di saldo, senza che, questa la rassicurazione del vicesindaco Paolo Borghi, vengano applicate interessi o sanzioni.
Nel frattempo andrà avanti il lavoro dei tavoli: quello regionale sull’assimilazione si riunirà di nuovo nei prossimi giorni mentre l’Ato, venerdì scorso, ha approvato un documento che ipotizza l’adozione di specifiche linee guida da prendere a riferimento ai fini delle esenzioni.
«Rete Imprese Grosseto valuta positivamente la soluzione individuata e esprime il proprio apprezzamento per la disponibilità cui il Comune capoluogo ha affrontato il problema – dichiarano il presidente Carla Palmieri e il direttore Renzo Alessandri -. L’auspicio è che le altre amministrazioni seguano questo esempio magari “adottando” lo stesso schema concordato da Grosseto. La minacciata impugnativa degli avvisi e la prospettiva contenzioso, infatti, non erano rivolte solo ai Comuni capoluogo ma all’insieme delle amministrazioni locali».