FIRENZE – È stato un incontro di conoscenza e crescita quello avvenuto a Rifredi e organizzato da #viverecollaborativo, con ospiti Ugo Biggeri, presidente di Banca etica, Carlo Mancosu, rappresentante di Sardex, Eva Gullo per il progetto Polo Lionello Bonfanti, Paolo Caldesi, rappresentante gruppi d’acquisto e Pasquale Solinas, presidente di freeHANDlee. Un seminario e uno scambio di esperienze su progetti di un nuovo modello di lavoro, economia e finanza; l’associazione freeHANDlee ha proposto il suo progetto di New Sharing Economy, di business sociale, capace di creare vantaggi sia al cliente che al produttore.
Il presidente Pasquale Solinas (nella foto) ha presentato, innanzitutto, l’idea alla base del progetto: «Ciò che ci ha guidato fino ad oggi è la consapevolezza di cosa le persone desiderano di più: la felicità. La dipendenza dai bisogni e la loro mancata soddisfazione in questo momento di crisi ha tolto il sorriso a molti. Noi siamo convinti, invece, che sia possibile essere felici anche nei momenti di difficoltà, vogliamo ridare loro il sorriso: così è nato il nostro progetto».
FreeHANDlee propone un modello di business dove collaborare e condividere sono le parole chiave di nuove forme di scambio economico, veicolate attraverso la tecnologia a servizio delle relazioni interpersonali. Si parla di sharing economy. «L’attuale stato precario dell’economia ha indotto sempre più persone a cambiare comportamento nel cercare soluzioni e possibilità. Studi economici sui mercati Europeo e mondiale evidenziano come Internet e, quindi, l’e-commerce siano gli strumenti più utilizzati e in crescita. Oggi il mercato di beni condivisi vale più di 26 miliardi di dollari. E questo è un fatto».
Un punto centrale del progetto è stato capire come i grandi numeri dell’e-commerce potessero diventare un beneficio per tutti. La soluzione un modello in cui il consumatore può unire, grazie alle nuove tecnologie, ogni proprio singolo atto di acquisto con quello degli altri, dando vita a flussi di domanda aggregata e costante così potenti da poter influenzare, grazie alla forza dei numeri, i rapporti contrattuali con produttori e distributori, a cui garantiscono vantaggi in termini di visibilità e fidelizzazione del cliente.
«L’idea per realizzare tutto questo è molto semplice, spiega Pasquale Solinas: costruire sul web una Comunità social, ad accesso totalmente gratuito, per accogliere un cospicuo numero di consumatori/utenti i quali, motivati dall’ottenere in cambio innanzitutto un beneficio economico, acquistano più facilmente beni e servizi di uso comune proposti da un pool di Aziende che li offrono alla Community
Così è nata freeHANDlee, la prima Community che si avvale di un portale di e-commerce e coupon multicanale, www.waytogoon.com, che divide con gli associati della Comunità, in esclusiva, almeno il 50% dei propri guadagni. Questa l’unicità di freeHANDlee. L’innovazione sociale consiste nella rinuncia al profitto così come tradizionalmente inteso, e cioè la massimizzazione ad ogni costo. Il progetto prevede una ridistribuzione equa agli Associati, basata su un business etico che si integra con il mercato già esistente e va a sostenere anche quelle Aziende che sono in crisi. A seguire Solinas spiega come funziona in concreto l’intero progetto: flussi economici, vantaggi per le Aziende, Charity e forme di ritorno economico. «freeHANDlee, come avete visto, conclude, è un nuovo modo di fare impresa, considerato Disruptive Innovation: un modello di business che rompe con i paradigmi conosciuti e che contribuisce in modo significativo alla creazione di nuovi mercati e a relazioni di valore».