di Giulia Cislaghi
GROSSETO – #Lascuolachevorrei è il progetto, che partirà venerdì 22 maggio dalle 16 alle 19 negli spazi della Fondazione Chelli, pensato dalle scuole cattoliche della diocesi di Grosseto per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro.
L’idea del progetto nasce dalla fase di cambiamento che il mondo sta vivendo e che richiede, soprattutto alle scuole, di essere in prima linea per accompagnare i ragazzi, fin da piccoli, a cogliere le opportunità che caratterizzano questo periodo.
“L’iniziativa #lascuolachevorrei – spiega il vescovo della diocesi di Grosseto, Rodolfo Cetoloni – prende avvio dal compito che la Chiesa ha nei confronti dei suoi fedeli, quello di doverli supportare nei vari ambiti, tra cui quello educativo. La presenza della Chiesa deve essere feconda e attiva, di appoggio alle famiglie dei ragazzi e ai ragazzi stessi che vivono il cambiamento tipico del nostro tempo.”
Il progetto formativo riguarda diversi istituti cattolici tra cui cinque micro nidi, nove scuole dell’infanzia, una scuola primaria, una scuola secondaria di primo grado, una scuola secondaria di secondo grado, una scuola di musica, per un totale di circa un migliaio di studenti.
“#Lascuolachevorrei – afferma Marco De Santis, formatore professionista e consulente aziendale – si basa su un approccio dal basso. Diversamente ad altri percorsi formativi, questa iniziativa si pone l’obiettivo di conoscere la richiesta e solo dopo dare una risposta. Conoscendo la richiesta lavorativa, si fornisce ai ragazzi una risposta pronta. Le aziende hanno bisogno di un vantaggio competitivo, il nostro compito è quello di svilupparlo nei ragazzi.”
Il progetto si articolerà in un gruppo di discussione che rappresenti la realtà lavorativa grossetana, costituito da chi lavora nella scuola, ma anche dai genitori, dalle agenzie formative, dagli imprenditori e dagli ex alunni.
Durante la prima parte di questo percorso si svolgerà una sorta di discussione creativa per far emergere l’identità, la missione e i valori aziendali. Successivamente si formeranno dei tavoli di lavoro che analizzeranno separatamente i tre argomenti precedentemente discussi. Questa seconda fase terminerà con la produzione di alcuni elaborati che sanciranno le linee guida da seguire per sviluppare nei ragazzi il vantaggio competitivo, apparendo, così, più appetibili per le aziende, una volta terminata la scuola.
“Tutte le scuole sono coinvolte in questo percorso. – Sottolinea Don Pier Mosetti, coordinatore delle scuole cattoliche nella diocesi di Grosseto – È una questione di collettività, in tempi brevi dobbiamo cercare di fornire ai ragazzi il modo migliore per gestire il cambiamento.”