di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Alla Regione questo ponte interessa, ma solo in quanto parte di un percorso che garantisca la continuità di una ciclopista tirrenica che da Capalbio arrivi a Carrara» L’ingegner Riccardo Buffoni, che è giunto a Grosseto per la firma dell’accordo di programma per la costruzione del fiume è molto chiaro. Questo è un progetto a cui la Regione tiene, e infatti ci metterà sopra anche 500 mila euro del milione e 800 del costo totale, ma non deve restare fine a se stesso.
Quello che vuole la Toscana è realizzare percorsi ciclabili sicuri (oltre a questo anche quello dei due mari, da Marina a Sansepolcro) anche in promiscuo in alcuni tratti «andranno risolte delle criticità»; la richiesta è poi ad una omogeneità di segnaletica tra comuni e ove possibile anche di realizzazione. Non piste ciclabili, ma percorsi. Quello dell’Ombrone era un “tappo” che andava superato per poter realizzare il progetto complessivo
«L’intento – afferma il sindaco Emilio Bonifazi – è che questi percorsi che attraverserebbero la Toscana possano essere utilizzati per finalità turistiche, non solo sulla zona costiera». Intanto la regione ha riattivato un vecchio finanziamento di 300 mila euro per la pista sino a Marina. Il finanziamento era infatti subordinato alla realizzazione della rotatoria.
«Una settimana fa la Cassa depositi e prestiti ha consentito la devoluzione di un vecchio mututo che è stato dirottato sulla realizzazione del Ponte – afferma l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Monaci – la gara uscirà a luglio e entro inizio anno avverrà l’affidamento dei lavori. Questo è un progetto che è stato elaborato internamente al Comune, cosa che ha permesso di risparmiare. Abbiamo ideato un percorso più sicuro, 8 chilometri di ciclabile che arriveranno sino a via Meda e l’argine sarà investito il meno possibile. Il ponte sarà completato entro il 2016».
Il ponte, lungo 73 metri e largo 3,5, consentirà anche il passaggio dei mezzi di soccorso. «Questo servirà anche alla zona di Principina a non sentirsi territorio di serie B – precisa Lucia Venturi, presidente del Parco della Maremma che però chiede – perché non vengono utilizzati gli argini per le ciclabili come avviene da altre parti».
All’avvio delle procedure di gara arriverà la prima parte dei 500 mila euro regionali mentre il resto arriverà alla consegna dei lavori.