di Barbara Farnetani
GROSSETO – Giunge alla sua 18esima edizione il Teatro della scuola, la rassegna che vede protagonisti i ragazzi dalle elementari alle superiori: per una volta non meri spettatori ma protagonisti sul palco e in giuria, di uno dei progetti scolastico culturali più longevi in provincia di Grosseto e non solo.
«Questo – afferma l’assessore Giovanna Stellini – è un progetto che ha a che fare con l’inclusione con la diminuzione della dispersione scolastica e la capacità dei ragazzi di mettersi in gioco: è un progetto che ha dato la possibilità di uscire dal guscio a tanti ragazzi».
La rassegna, che partirà l’11 di maggio e si concluderà il 19, si concentrerà perlopiù in sala Friuli a Grosseto, ma alcuni spettacli si teranno anche nelle scuole e in alcuni casi nei comuni limitrofi rispetto a quello di Grosseto.
«È un bene che ci sia un progetto di largo respiro – afferma il dirigente scolastico del liceo Rosmini Gloria Lamioni -. Il fatto che sia durato negli anni (18 anni, è “maggiorenne”) è un dato strettamente legato al fatto che la rassegna è gestita da una scuola. Si tratta di un grande lavoro nonostante le pochissime risorse e quelle che abbiamo le dobbiamo all’interessamento dell’assessore Stellini e mio. Quello che vogliamo è un progetto di scuola come formazione, ma anche come scambio, tra studenti e con gli insegnanti».
Una parte degli studenti lavoreranno sul palco e una parte come giuria: dovranno imparare ad osservare il lavoro degli altri. 53 gli spettacoli in cartellone, 43 dei quali alla Sala Friuli. L’ultimo spettacolo andrà oltre i tempi della rassegna, il 30 maggio, al museo di storia naturale. «Per ogni fascia di attori – precisa Maria Cristina Angeli – ci sarà il pubblico giusto, della stessa fascia d’età» non solo genitori dunque, ma studenti delle altre scuole.