GROSSETO – Dopo lo sciopero di ieri contro la riforma la “buona scuola” del governo Renzi, oggi la protesta nelle scuole è continuata per boicottare le prove Invalsi. Sono molte le classi maremmane che sono rimaste vuote perché anche i genitori hanno deciso di dire no ai quiz ministeriali «Per noi la lotta prosegue – afferma Giuseppe Follino portavoce Cobas scuola Grosseto -. Oggi si è svolto lo sciopero alle elementari contro gli indovinelli invalsiani, mentre il 12 bloccheremo i quiz alle superiori: in entrambi i casi abbiamo invitato docenti ed Ata ad organizzare nelle scuole Casse di resistenza che rimborsino il salario perso a chi sciopererà una seconda volta (dopo quella di ieri) per impedire lo svolgimento degli indovinelli. E dopo il 12, alla luce dei comportamenti del governo e degli altri sindacati, proporremo altre forme di lotta che impediscano, se il Ddl non venisse ritirato, una chiusura dell’anno scolastico in piena “pax renziana”».
Gli Invalsi, inseriti sotto il governo Berlusconi, sono quiz ministeriali uguali in tutta Italia, che servono a valutare l’apprendimento dei ragazzi e che, per le elementari, si svolgono in seconda e quinta. Quello che insegnanti e genitori contestano è che, trattandosi di quiz uguali da nord a sud e in ogni tipo di classe e realtà, non tengono conto delle peculiarità di ogni singola classe, delle difficoltà dei ragazzi, dei diversi gradi di apprendimento. E inoltre limitano la libertà di insegnamento dei docenti proponendo di fatto programmi standardizzati.