GROSSETO – E’ Cristiana Artuso, campionessa mondiale dei 3000 metri indoor, l’atleta dell’anno premiata dall’Unvs “U.Ciabatti” di Grosseto, in occasione della 45^ edizione della Festa dell’Atleta e del Veterano sportivo. Molto il calore di tutti i partecipanti, stretto intorno alla mezzofondista maremmana che, in modo sentito ringrazia la Presidente Rita Gozzi e tutto il comitato per il bellissimo riconoscimento conferito.
«Mi sento onorata di questo premio e fortunata perché sto sentendo in modo inequivocabile l’abbraccio e il calore della mia città ed e’ per me una carezza sul cuore – racconta la mezzofondista maremmana – ho ricevuto la notizia di questo premio proprio il giorno prima dell’oro agli europei di cross a Torun e posso dire che mi ha dato molta carica e incoraggiamento tra i battiti». Oltre a 30 anni di carriera oggi Cristiana ha parte del suo cuore immerso nel mondo del volontariato e dello sport. Dopo la nomina nel 2013 a Delegato Cip (Comitato Paralimpico) in Grosseto e di Responsabile dei Volontari di Grosseto agli eventi sportivi internazionali sul territorio per desiderio della Fispes, la maremmana ha disegnato un progetto di integrazione della disabilità nel tessuto grossetano che trova completo respiro nel l’associazione Skeep di cui è Presidente, che porta avanti insieme ai suoi preziosi collaboratori e volontari dal luglio 2013 e che sta abbracciando oltre 30 atleti speciali e famiglie provenienti da qualunque associazione.
«E’ nato tutto nel 2013 mettendo insieme tanti anni di attività psicomotoria con bimbi disabili e l’incontro con 450 volontari splendidi ai Campionati Paramimpici 2013 dove ebbi il privilegio di essere incaricata come responsabile – aggiunge Artuso -. Ringrazio tutte le persone che allora hanno creduto in me e mi hanno dato questa opportunità. Primo tra tutti il Presidente Fidal Alfio Giomi, che anche quando io ero in dubbio se potevo essere all’altezza del ruolo, lui assolutamente non ne aveva. E poi ringrazio la “famiglia FISPES” sia regionale, con il presidente Porciani mio tutor, sia nazionale con il presidente Porru. Perché da questa esperienza e nato a Grosseto un progetto di sport e di amore unico ed è straordinario come la città stia abbracciando l’associazione Skeep e tutti i nostri atleti speciali».
«Vorrei dedicare questo premio agli atleti speciali che mi insegnano quotidianamente veramente tanto. Poi vorrei dedicarlo a me stessa per tutte le volte che riesco a rialzarmi quando inciampo dentro la vita – conclude l’atleta -. E poi un pezzetto di medaglia e senz’altro dedicata alle splendide persone che dietro le quinte mi sono sempre vicine. Mio marito, unico. Amici speciali e volontari che mi amano quando sono vincente come quando sono più fragile. Le persone che credono in me al Cemivet. E i dottori che mi seguono senza sabato né domenica anche se premi nobel europei (dott. Angelini ) o punte di diamante di squadre di calcio illustri (dott. Franco Combi) o medici e riabilitatori dal cuore e la professionalità immensi come la dott.sa Calugi (Aidap Empoli), Alberto Donati, Mario Fei, Cecilia Mangiavacchi. Averli al mio fianco in questo periodo della mia vita è fondamentale per me. E dunque questo è il mio grazie».