GROSSETO – Va avanti il progetto per la realizzazione del Polo per l’industria e la trasformazione agroalimentare toscana. Il progetto prevede la realizzazione e gestione di un Centro a supporto delle piccole e medie imprese che operano nell’industria della trasformazione delle produzioni agroalimentari di qualità. Il Centro dovrà fornire servizi di supporto quali certificazione di processo e di prodotto, controllo e tracciabilità dei prodotti, formazione specialistica, ricerca, innovazione e trasferimento dell’innovazione. Il Soggetto realizzatore dell’investimento e beneficiario del contributo è la Provincia di Grosseto.
Costi e copertura finanziaria
Il valore complessivo dell’investimento ammonta a € 2.565.340,00 dei quali:
• € 1.627.305 di investimento in fabbricati e manutenzioni straordinarie al lordo IVA;
• € 938.035 di investimento in attrezzature e laboratori (lordo IVA).
Il progetto è cofinanziato dalla Regione Toscana con risorse del proprio bilancio, dal Ministero dello Sviluppo Economico con risorse provenienti dalla rimodulazione del Patto Territoriale per lo Sviluppo della Maremma Grossetana e dalla Provincia di Grosseto con risorse del proprio bilancio, come di seguito specificato:
Risorse a carico della Regione Toscana
(assegnate in via definitiva con Decreto RT n.333 del 12/02/2013) |
€ 1.718.711,17 |
Risorse a carico dei fondi CIPE della rimodulazione del Patto
territoriale per lo sviluppo della Maremma grossetana (assegnate in via definitiva con Decreto MISE n.238 del 04/02/2014) |
€ 838.529,00
|
Risorse a carico della Provincia di Grosseto (Bilancio)
|
€ 8.099,83 |
TOTALE
|
€ 2.565.340,00 |
In aggiunta alle risorse su indicate, sono interamente a carico della Provincia di Grosseto € 75.000,00 per la progettazione esecutiva dell’intervento, già previste sul Bilancio annuale e pluriennale dell’Ente 2014-2015, per un totale di € 83.099,33.
Soggetto gestore
Il soggetto gestore è un’associazione temporanea di scopo (ATS) con capofila la Provincia di Grosseto, costituitasi formalmente il 22/05/2014 tra Provincia di Grosseto, Comune di Grosseto, Camera di Commercio di Grosseto, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Pisa, Università degli Studi di Siena, Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento S. Anna, COSVIG S.c.r.l., CIRSPE, Polo Navacchio S.p.A., Pont-tech S.c.r.l., CNR-IBIMET, ISIS “Leopoldo II di Lorena/CRISBA Grosseto, Polo Universitario di Grosseto S.c.r.l., Coldiretti Grosseto, CIA Grosseto, Confagricoltura Grosseto, Confcooperative Uninione Provinciale di Grosseto e Confindustria Grosseto.
Ubicazione
La localizzazione della struttura del Polo è stata prevista all’interno dei locali dell’Ente “Terre Regionali Toscane” (ex Azienda Regionale Agricola di Alberese) siti in località ex Enaoli, ove sono disponibili immobili non utilizzati di proprietà dell’Ente che possono essere ristrutturati ed adeguati tecnicamente, per ospitare la sede del Polo, i suoi laboratori, uffici e centri di ricerca / sperimentazione.
È possibile procedere all’affidamento degli incarichi di progettazione esecutiva e conseguentemente all’appalto dei lavori. Una volta dato l’avvio ai lavori, previsto entro il 2015, l’intervento dovrà concludersi entro i successivi tre anni.
Descrizione dell’intervento
L’iniziativa prevede la realizzazione e gestione di un centro di competenza e di innovazione tecnologica a supporto delle piccole e medie imprese del territorio regionale toscano che operano nell’industria della trasformazione delle produzioni agroalimentari di qualità.
La realizzazione del Polo Agroalimentare costituisce una priorità per la stessa Regione Toscana ed è inserito nel Programma Regionale di Sviluppo 2011/2015.
Il Polo potrà essere un punto di riferimento, sotto il profilo della ricerca, innovazione e trasferimento dell’innovazione, per tutto il comparto agro-industriale della Toscana. Un soggetto in grado di coordinare le attività di consulenza e di trasferimento dell’innovazione, di promuovere progetti pilota per mettere in rete il sistema delle imprese, dei produttori di tecnologie e dei soggetti scientifici, conseguendo il proprio equilibrio economico attraverso l’offerta sul mercato di servizi alle imprese agricole ed agro-alimentari.
Ulteriori specifici tematismi di cui il Polo potrà occuparsi (ad es. certificazione di processo e di prodotto, controllo e tracciabilità dei prodotti, formazione specialistica, marketing territoriale) dipenderanno dall’evoluzione che di esso vorrà farne il soggetto che sarà chiamato a gestirlo in via definitiva.
Obiettivi
La missione del Polo è quella di servire le imprese di ogni dimensione ed i consorzi di filiera, dando risposta alla domanda di innovazione, alla necessità di progetti di ricerca e sviluppo e facilitando l’accesso a servizi avanzati, utili a migliorare la competitività dell’agro-industria toscana nel breve e medio termine. Il Polo ha l’obiettivo di collegare l’industria, la ricerca, le istituzioni e tutte le risorse del territorio che possono operare a supporto dell’innovazione e della competitività del settore agro-industriale, rivolgendosi alla grande, media, piccola industria e ai consorzi di filiera agro-industriale in ambito regionale, nazionale ed internazionale.
Il contesto produttivo toscano del comparto agroalimentare lamenta un difficile accesso all’innovazione da parte delle PMI, le cui cause vanno ricercate nella frammentazione del tessuto produttivo costituito prevalentemente da piccole imprese, nella lontananza o assenza di centri di servizio e innovazione, nella carenza di servizi di trasferimento e anche di semplice informazione, nei costi che la ricerca e l’introduzione di innovazioni richiedono, generalmente elevati e pertanto difficilmente sostenibili da parte della singola impresa. In genere, le grandi industrie alimentari fanno riferimento alle sezioni di R&S del proprio gruppo mentre le PMI regionali, nate e cresciute sul territorio, si scontrano con i problemi suddetti ed esprimono varie necessità che il Polo potrà contribuire a risolvere. La valorizzazione delle produzioni agroalimentari toscane necessita in effetti di una pluralità di attività che vedono nell’innovazione il tratto distintivo.
La realizzazione del Polo farà da presupposto per una rilevante azione di promozione dell’imprenditorialità regionale nel comparto agro-alimentare, mediante il perseguimento di una serie di obiettivi in tal senso strategici.
La forte interrelazione tra le aree tematiche e i servizi per come pensati, renderà possibile il raggiungimento di alcuni obiettivi mirati quali l’internazionalizzazione delle imprese, l’innovazione, l’ammodernamento dei sistemi produttivi, la qualificazione e la caratterizzazione delle produzioni toscane, valorizzando quanto viene genericamente definito Made in Tuscany e che in prospettiva potrebbe essere formalizzato attraverso il riconoscimento di un marchio autonomo e distintivo. Tutto ciò, si ritiene, consentirebbe anche di sviluppare un piano pluriennale di sviluppo dell’occupazione che interesserebbe risorse tecniche qualificate provenienti da università italiane e straniere (ricercatori), giovani tecnici operatori con formazione secondaria superiore e maestranze qualificate o tecnici espulsi dall’industria a causa della crisi.
Attraverso la realizzazione del Polo, anche in virtù delle sinergie da instaurare tra comparto produttivo e mondo universitario e della ricerca applicata, si intende perseguire l’obiettivo di promuovere una politica di difesa e valorizzazione del comparto agroalimentare toscano, ed in particolare della filiera corta, sia a livello di produzione primaria, che di prodotti trasformati.
Il Polo agroalimentare si configura pertanto come una struttura di eccellenza, che nasce in una provincia ad alta vocazione agroalimentare come quella di Grosseto, ma la cui azione andrà a vantaggio dell’intera agricoltura toscana e del comparto industriale dell’agroalimentare.
La realizzazione del Polo rappresenta dunque un progetto strategico per la Provincia di Grosseto, anche in considerazione dell’entità dei finanziamenti che il nostro Ente si trova a gestire, in qualità di capofila amministrativo e finanziario, sia nella fase di realizzazione della struttura, che in quella successiva di funzionamento, stanti le opportunità connesse alle iniziative comunitarie in materia di partenariati europei per l’innovazione.