GROSSETO – Sarà «Il più grande sciopero della storia della scuola italiana» lo afferma Giuseppe Follino, portavoce provinciale dei Cobas. «Indetto dai COBAS da tempo e ora fatto proprio anche da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, chiuderà la stragrande maggioranza degli istituti».
«Il 5 maggio le scuole di Grosseto parteciperanno alla manifestazione a Roma al MIUR (ore 10) e al Parlamento (ore 12.30) durante le votazioni sul Ddl Renzi – proseguono i Cobas -. Intanto è partito il gioco delle parti tra MIUR e Invalsi nel boicottaggio degli scioperi. Oltre al MIUR-Invalsi, stiamo diffidando dal rinvio dei quiz anche i presidi. Il MIUR, “datore di lavoro” nella scuola pubblica, la appalta per tre giorni ad una consorteria privata affinché svolga i suoi ridicoli indovinelli, e spinge i presidi a sostenere che i quiz sono obbligatori per i docenti; poi l’Invalsi cambia in extremis i giorni dell’”appalto” delle scuole, sostenendo addirittura di fare un favore ai Cinque sindacati, che per il 5 si sono aggregati allo sciopero dai Cobas convocato da tempo, visto che essi non sono contro i quiz».
«Avvertiamo i presidi: rischiate seriamente di pagare voi il prezzo di queste furbate del MIUR – continua la nota -. Voi siete la controparte amministrativa e sindacale di docenti ed Ata, e sareste voi, nel caso, a decidere il rinvio dei quiz nella vostra scuola. E nei vostri confronti ci vedremmo costretti ad avviare le denunce per attività anti-sindacale e anti-sciopero. Ricordiamo che, per quel che riguarda gli scioperi del 6 maggio alle elementari e del 12 alle superiori, avendo chiaro il peso economico di due giorni di sciopero comprendendovi il 5, abbiamo proposto a docenti ed Ata di formare nelle scuole casse di resistenza per rimborsare coloro che, scioperando una seconda volta, bloccheranno i quiz».