CIVITELLA MARITTIMA – Anche quest’anno i cantori del maggio di Civitella Marittima la sera del 30 di aprile rinnoveranno la tradizione del “Canto del Maggio” nelle campagne circostanti e nel paese, portando ramoscelli di alloro, chiamato in gergo “il maggio”.
La tradizione, che ancora si ripete, risale a prima del XVII sec. come risulta da un recente studio di Giampaolo Franceschini, che ha rilevato informazioni su un registro della Compagnia del Rosario, antica Confraternita di Civitella Marittima alla data del 1672. Gli esperti del settore dicono che quello di Civitella Marittima sia in assoluto uno dei canti più antichi della Toscana. Il canto ha una modulazione musicale che richiama quello gregoriano ed il gruppo ripropone tutti gli anni lo stesso testo tramandato oralmente. Nella squadra dei Cantori del maggio non vengono usati particolari travestimenti o abbellimenti; i partecipanti vestono i panni abituali di tutti i giorni. Gli oggetti che accompagnano i Cantori del maggio sono il paniere delle offerte, che viene portato una volta da uno una volta da un altro senza rispettare gerarchie specifiche, ed i ramoscelli di alloro da donare, in segno di augurio alle famiglie visitate. Nel gruppo viene portato anche un alberello di alloro come simbolo del Maggio.
L’appuntamento per la partenza è alle 20,00 nel piazzale sotto il comune; non ci sono “prove” del canto nei giorni precedenti, per cui le due squadre si costituiscono nella stessa serata e dopo il canto al cimitero, si separano per fare il giro, una nelle campagne verso Grosseto e l’altra in direzione di Roccastrada.
Verso mezzanotte e mezzo o l’una si ritrovano in paese per cantare ancora insieme e poi quelli che rimangono continueranno il giro in campagna .
Nella mattinata del 1° di maggio il canto riprende in paese per terminare nel pomeriggio inoltrato.
Uova, formaggio, salumi, vino e qualche soldo, sono i doni offerti per il canto che serviranno, come di consueto, per fare una merenda-cena tutti insieme .
Queste sono le due strofe principali del maggio che vengono intonate all’arrivo ed alla partenza, dal podere, dai Cantori del Maggio di Civitella Marittima.
Siam venuti a cantar maggio
mentre a voi il maggio si canta
pien di rose e fior s’ammanta
nel domestico e nel selvaggio.
Noi di qui si fa partenza
la licenza vi chiediamo
perdonate il nostro ardire
vi si ringrazia noi ce ne andiamo.