di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – Torna in visita alla Diocesi di Grosseto il parroco francescano Ibrahim Alsabagh. Un legame, quello tra il capoluogo maremmano e la città di Aleppo, in Siria, che si rinnova nel prossimo fine settimana.
Le iniziative, per l’occasione, avranno inizio venerdì 1 maggio alle 12, con la messa nella cattedrale di San Lorenzo per il mondo del lavoro. In quella circostanza padre Ibrahim porterà una prima testimonianza di quanto sta accadendo in un Paese dilaniato dai bombardamenti e da una guerra atroce. Nella stessa giornata, alle 21, sarà effettuata una veglia di preghiera con padre Ibrahim, in cui verrà effettuata una colletta per offrire aiuto alla parrocchia di Aleppo. Sabato 2 maggio, invece, nel palazzo vescovile, padre Ibrahim incontrerà le autorità istituzionali del territorio alle 10, mentre alle 21, nella cattedrale di San Lorenzo, si terrà il concerto per Aleppo “Notte di note per la Siria” da parte della Corale Puccini. Anche in questa circostanza è prevista una raccolta fondi, Infine, nella giornata di domenica 3 maggio, alle 11, è in programma la messa solenne presieduta dal vescovo nella cattedrale di San Lorenzo, anche in questo caso è prevista una testimonianza di padre Ibrahim.
«Ci sono diversi motivi per i quali accogliamo con gioia la visita di padre Ibrahim, in un momento fatto di testimonianza e carità straordinaria – spiega il vescovo di Grosseto Rodolfo Cetoloni -. Il primo è l’amicizia che ci lega da tempo. Nelle altre due circostanze in cui c’è stato questo tipi di visita abbiamo vissuto un momento di grande partecipazione. Infine ci dà la possibilità, attraverso il racconto diretto di conoscere la situazione che sta vivendo un Paese come la Siria».
Assieme a padre Ibrahim ci sarà anche padre Firas, ulteriore testimonianza di ciò che sta accadendo in Siria. «Sarà un onore per noi partecipare al concetto per Aleppo – aggiunge Francesco Paolo Giambrone, vicepresidente della Corale Puccini -, andremo a proporre un repertorio di musiche sacre. La nostra aspirazione è cantare per vivere la pace e questa è un’occasione da cogliere con slancio»