GROSSETO – Dopo l’ufficializzazione, da parte di Forza Italia, dei candidati al consiglio regionale Silvia Ferrini e Sandro Marrini, mentre il secondo uomo, Marco Biagioni, non è stato ancora confermato, arriva l’intervento di Cristina Gimignani che afferma «Ho accolto le sollecitazioni dei vertici locali e nazionali di Forza Italia e ho accettato di candidarmi per il Consiglio Regionale della Toscana. Dopo 20 anni dalla mia prima candidatura a Palazzo Panciatichi» (foto Guido Capirci).
Cristina Gimignani parlando di sé racconta «Negli ultimi 20 anni, io non sono cambiata. Scrivo per vivere, vivo per scrivere. Sono stata due volte consigliere comunale durante l’amministrazione di Alessandro Antichi, mi sono occupata di comunicazione politica, sindacale, sono stata nella redazione economica del Gr1, sono sceneggiatrice e scrivo saggi di cinema e gialli ambientati nei partiti. La politica, è tutta la mia vita, ma non vivo di essa. Anche se penso sia l’unica risposta alla soluzione dei problemi, di cui non sempre è la causa, ma una via di uscita».
Nei giorni scorsi Gimignani ha subito un furto nella sua casa, nel cuore della notte forse anche per questo si rivolge ai maremmani «Vi sentite tranquilli in casa vostra? Ritenete che il selfie i Rossi con i Rom sia una risposta adeguata alla sicurezza dei territori? Siete soddisfatti del sistema viario? Ritenete giusto che il nostro ospedale sia ridotto a un ramo secco da tagliare? Siete ancora orgogliosi di essere maremmani? Se la risposta a queste domande e “sì”, allora fate bene a non votarmi. Perché io ritengo che Rossi abbia lasciato soli i suoi stessi sindaci, fregandosene altamente della sicurezza».
«E’ difficile parlare di sviluppo in un territorio con infrastrutture da terzo mondo e poco sicuro – prosegue la candidata di Forza Italia -: quale imprenditore investirebbe in una terra dove un capannone può essere razziato in ogni momento, le abitazioni prese d’assalto dai ladri giorno e notte e i supermercati minacciati a mano armata? La Maremma non è un territorio così esteso da non poter essere controllato. Qui è mancata la volontà. Perché? Siamo stati costretti a unirci nei comitati di cittadini, come nella Chicago anni ’20: non era questo che ci aspettavamo doppiando il 2000».
«Mi piange il cuore, quando sento screditare la nostra sanità, che ha reparti di eccellenza, con professionisti di livello internazionale. Con l’Area Vasta, assisteremo al depotenziamento degli ospedali periferici a vantaggio delle sedi universitarie. Io non ci sto a vederci relegati a fanalino di coda della Toscana. Voglio correre avanti. Maremmani, toglietevi le scarpe e correte con me. A perdifiato, fino alla meta. Il mio programma sarà elastico, chiederò via via ai cittadini consigli per arricchirlo, integrarlo, migliorarlo. Il mio slogan – conclude Gimignani – sarà: “Corri, Maremma, corri”. Maremmani, correte con me. Abbiamo il diritto di costruirci il domani».