GROSSETO – L’arte della pizza non è più un segreto per Savino Barbera, Violetta Hallmagi, Niccolò Lorenzini, Riccardo Ongaro, Mahmut Oral, Alessandro Pistorio e Danilo Sion, i sette nuovi pizzaioli preparati da Confcommercio pronti a diventare non solo dei perfetti pizzaioli, ma anche dei veri e propri “ambasciatori del gusto Made in Italy nel mondo”, come ben detto dalla responsabile Area Formazione Ascom Gabriella Orlando alla cerimonia di consegna degli attestati che si è svolta, come di consueto, nei locali della scuola-laboratorio della Esse Food invia Aurelia Nord a Grosseto. Molti di loro, infatti, stanno già progettando di aprire una pizzeria all’estero e le loro storie sono una testimonianza di determinazione e di coraggio, elementi essenziali per intraprendere una nuova attività ed una nuova vita.
Racconta Ongaro: «Mettendo per la prima volta le mani in pasta ho capito la mia passione per la pizza. Dopo un periodo di tirocinio, vorrei raggiungere mio cugino ed andare a fare questo lavoro in Inghilterra». Violetta Hallmagi viene dall’Estonia, e dopo aver trascorso 17 anni in Italia, è intenzionata a tornare nel suo Paese insieme ai suoi figli, quando andranno all’Università, per aprire una pizzeria a gestione familiare. Niccolò Lorenzini si prepara, studiando anche la lingua, ad emigrare in Norvegia, Paese che conosce bene in quanto ci ha trascorso due anni lavorando da geometra. «Partirò a luglio – spiega con grande entusiasmo – cercherò prima un’occupazione come subordinato e poi vorrei aprire un’attività mia, per proporre ai norvegesi la vera pizza italiana di qualità». Sion ha intrapreso il corso per curiosità, ed oggi non esclude che possa sfruttare le sue capacità da pizzaiolo a Toronto, dove abitano i suoi cugini. «Non sapevo neanche cuocere un uovo al tegamino – dice con il sorriso – questo corso però mi ha fornito le conoscenze teoriche e soprattutto la manualità che cercavo».
Assicura infatti l’istruttore Furio Fattori, uno dei maggiori tecnici di farine a livello nazionale: «Siamo in grado di formare anche persone che mai hanno avuto a che fare con la ristorazione». Oral, ex metalmeccanico, vanta invece una esperienza in un ristorante. Poi ha conosciuto il corso Ascom tramite un amico ed oggi dice soddisfatto: «In futuro, se tornerò in Turchia, ho un mestiere in mano». E ci sono infine i due che vogliono rimanere in Italia. «Il pizzaiolo è un bel lavoro – spiega Barbera, ex cameriere ed aiuto cuoco – Fattori ci ha fatto appassionare ancora di più a questo mestiere, che va fatto con serietà e puntando sulla qualità».
Pistorio, siciliano che abita a Porto Santo Stefano, ha perso il lavoro e punta a “reinventarsi”. «Ho scelto un corso professionale – aggiunge – credo che questo settore offra delle opportunità anche sul territorio». La soddisfazione di Ascom è grande. «I nostri corsi da pizzaiolo si distinguono per l’entusiasmo e le aspettative di vita dimostrate dai partecipanti – osserva Danilo Ceccarelli, Consigliere nazionale Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi – In questo momento di sfiducia nel futuro, ci troviamo davanti a persone che, al contrario, ci trasmettono sicurezza nelle proprie capacità, voglia di fare e di riuscire, concentrandosi sui loro obiettivi». Un ringraziamento è andato alle aziende che hanno fornito alla scuola-laboratorio prodotti di eccellenza, come Caseificio Sabelli, Mulino Pasini, Alimentis, “Farine e dintorni” e alla Esse Food, che quest’anno offre anche promozioni ed offerte speciali ai clienti per il rinnovo delle attrezzature di ristorazione.