A cura di Ludwig Bargagli, presidente dell’associazione GuruAtWork
Sempre più spesso sentiamo parlare di quanto sia importante digitalizzare la scuola, in particolare la didattica. La digitalizzazione non deve essere una semplice trasposizione dal sistema tradizionale a quello digitale ma una nuova elaborazione dell’intero sistema didattico, in modo da renderlo adeguato al mondo moderno. Nonostante questo processo sia ormai in corso, ha provocato enorme stupore la decisione del Consiglio Nazionale dell’educazione finlandese di abolire l’insegnamento della calligrafia nelle scuole, a partire dall’autunno 2016.
Il sistema scolastico finlandese, che è considerato uno dei migliori a livello mondiale, punterà sul digitale e cercherà di formare maggiormente i propri studenti sulla scrittura al computer, così come richiesto dal mondo del lavoro.
Non si tratta perciò di abolire la scrittura manuale ma solo di non dedicare tempo ad insegnare la bella calligrafia.
Una scelta simile è stata fatta anche negli Stati Uniti, più precisamente nello stato dell’Indiana dove, nelle scuole elementari, i maestri insegneranno a scrivere in corsivo solo per due anni, poi la scrittura in corsivo con penna o matita diventerà facoltativa per dedicare più tempo alla scrittura sulla tastiera.
Forse, in un futuro relativamente vicino, smetteremo tutti di usare carta e penna.