MANCIANO – Primo appuntamento con Cartoon School, il progetto nato in seno al fortunatissimo festival dedicato al mondo dell’animazione e del fumetto, Cartoon Village, ideato e realizzato dall’associazione culturale Cartoon Village e promosso dal Comune di Manciano. Questa mattina le prime classi dell’istituto comprensivo Pietro Aldi di Manciano hanno partecipato, nei locali del Nuovo cinema Moderno, a una lezione storico-teorica sul fumetto con il vignettista Gianfranco Tartaglia de Il Messaggero, in arte Passepartout, e con l’autore di programmi televisivi per ragazzi, musicista e direttore artistico di Cartoon-Village Mirko Fabbreschi.
“Con Cartoon School – spiega il direttore Fabbreschi – abbiamo voluto offrire agli studenti, delle scuole elementari nelle passate edizioni e quest’anno delle scuole medie, gli strumenti per vivere in maniera consapevole e critica le azioni di tutti i giorni: come guardare un cartone alla tv, leggere un fumetto o magari partecipare attivamente al Cartoon Village 2015. Con questo incontro, i ragazzi potranno apprezzare che cosa significa realizzare un fumetto. Chiederemo ai ragazzi di preparare una storia con il loro personaggio preferito e calarlo sul territorio in cui vivono. I lavori poi saranno presentati in mostra a piazza del Castello a Montemerano”.
A quello di oggi seguiranno altri due appuntamenti: il 13 maggio sempre al cinema di Manciano dove i ragazzi sperimenteranno in un laboratorio ad hoc la creazione di una storia a fumetti, facendo vivere al protagonista che più amano fatti e vicende tutte ambientate in Maremma, nel comune di Manciano. Ultimo appuntamento è in programma il 23 maggio a piazza del Castello a Montemerano dove saranno messi in mostra i lavori degli studenti, durante il pre festival “Aspettando Cartoon Village 2015”. “Cartoon e fumetti da sempre influiscono sull’educazione dei ragazzi – spiega l’assessore alle Politiche giovanili Andrea Teti -. Gli studi sociologici legati ai cartoni animati e ai fumetti mettono in luce come sia in passato, sia oggi la formazione dei bambini italiani è in mano alla televisione, a internet e ai prodotti multimediali. Questo progetto – continua Teti – accompagna la crescita dei ragazzi che in maniera consapevole e autonoma imparano a gestire tutti i mezzi di comunicazione in loro possesso, con una visone critica e globale”.
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