GROSSETO – I cablaggi e il telaio appartenevano ad una Mercedes Sprinter rubata a Bergamo nel 2006, le targhette identificative sul telaio del seggiolino però erano del colore sbagliato e in italiano, mentre la carta di circolazione era francese, infine il numero del motore era stato abraso. Insomma, una sorta di auto “Frankenstein”, nata dall’assemblaggio di pezzi diversi, perlopiù frutto di furto.
Sono state le numerose incongruenze, specie tra la carta di circolazione e il modello guidato a mettere nei guai un cittadino Moldavo, fermato dalla Polizia stradale nell’ambito di una serie di controlli portati avanti con la Polizia municipale a Grosseto in via Porciatti. La carta di circolazione è poi risultata falsa (la stampa della stessa aveva insospettito gli agenti) e l’uomo è stato denunciato anche per ricettazione. Oltre all’uomo della Mercedes è stato denunciato anche un altro moldavo per uso di atto falso (una carta di circolazione moldava).