SIENA – Matteo Salvini è tornato in Toscana, ancora una volta a fianco di Claudio Borghi, cnadidato alla presidenza della regione per la Lega Nord. Questa volta il leader del Carroccio ha scelto Siena e dalla città del Palio, parlando con i giornalisti, ha lanciato la sfida a Enrico Rossi. «Porteremo il governatore amico dei rom al ballottaggio – ha detto Salvini – e contiamo di creare un comitato di liberazione della Toscana che mandi a casa questi amministratori incapaci».
“Vedo che Salvini si agita molto, ma spara a salve: in Toscana non ci sarà nessun ballottaggio”. Così Enrico Rossi, presidente uscente della Toscana e candidato alla rielezione replica alle dichiarazioni odierne del segretario della Lega.
“Quanto alla guerra di Liberazione – prosegue Rossi – la Toscana l’ha già fatta e vinta nel 1945, contro quei fascisti con cui i due lombardi, il segretario leghista e il suo candidato Borghi, sono oggi alleati. “I toscani – aggiunge il presidente uscente della Toscana – sono un popolo esigente e civile e come sempre decideranno liberamente chi governerà la Toscana nei prossimi 5 anni”.
“Ho la fondata convinzione – conclude Rossi – che qui le urla fascio-leghiste non troveranno spazio. C’è una cosa, invece, da cui non la Toscana, ma l’Italia deve liberarsi: sono gli slogan deliranti e violenti del segretario della Lega, il messaggio di paura e sfiducia che cerca di trasmettere al paese”.