GROSSETO – Vivifiume 2015 non doveva essere solo un evento sportivo ma molto di più; e così è stato. Vivifiume si afferma come un evento per il territorio per il quale l’associazione Terramare continuerà a dare il suo contributo per la parte acquatica all’organizzazione gestita dalla Uisp. Non si era mai visto un evento simile sul fiume Ombrone dove canoe, gommoni rafting, cavalli, mountain bike e trekking si sono riuniti per vivere il fiume promuovendone la fruizione sostenibile.
«Anche questa occasione – afferma Maurizio Zaccherotti, presidente Terramare e coordinatore Acquaviva Uisp Grosseto – è stata utile per costruire assieme alla cittadinanza le basi per un contratto di Fiume Ombrone, partendo dallo sport come momento di aggregazione per conoscere il fiume: i suoi aspetti caratteristici, spettacolari e i punti di debolezza. Crediamo di essere cittadini responsabili che amano il proprio territorio e che hanno a cuore l’ecosistema fiume. Vogliamo dare il nostro contributo per riqualificare questo importante corso d’acqua e renderlo sempre più fruibile da tutti. Un fiume vissuto è un fiume che sicuramente è più controllato e sicuro».
9 i km discesi dal ponte di Campagnatico fino all’Arcille, base operativa per l’organizzazione di Vivifiume 2015. La soddisfazione dei partecipanti è documentata dalle innumerevoli foto e video scattate durante la giornata. Tutto organizzato nel pieno rispetto delle norme di sicurezza con la presenza in acqua del soccorso acquatico dei Vigili del Fuoco e a terra della Misericordia di Campagnatico.
Un evento Vivifiume che ha coinvolto canoisti esperti e meno esperti provenienti da tutta la Toscana e regioni limitrofe e che si ripeterà negli anni grazie anche alla collaborazione fattiva del Comune di Campagnatico.