di Giulia Cislaghi
GROSSETO – L’Acquario comunale di Grosseto, alla Troniera degli Arcieri, oggi appare in una nuova veste. È ormai un anno che la struttura, affidata al Club subacqueo Grossetano insieme al Comune di Grosseto, ha cambiato veste trasformando il vecchio Acquario comunale in un vero e proprio “Centro comunale didattico sul mare” dal grande valore scientifico nel campo dello studio della biodiversità, oltre al “Centro recupero delle Tartarughe Marine”.
I locali sono stati totalmente ristrutturati e ospitano diversi esemplari di tartarughe marine salvate dai pescatori e consegnate al Centro. Tra questi esemplari si trovano due tartarughe del tipo Caretta Caretta, Olivia e Ondina che saranno liberate sabato 11 aprile a Castiglione della Pescaia, dopo vari controlli e una degenza di tre mesi presso il Centro.
Con la ristrutturazione l’Acquario comunale ha ospitato e continua ad ospitare molte scuole con il fine di divulgare l’educazione ambientale, sensibilizzando i giovani al rispetto dell’ambiente marino e alla tutela delle specie.
“La nuova veste dell’Acquario comunale – afferma Emilio Bonifazi, sindaco del Comune di Grosseto – ha trasformato la troniera delle Mura, adibendola ad un luogo dove scienza e didattica si incontrano per favorire il sapere scientifico e l’educazione ambientale.”
Il Centro didattico, infatti, è funzionalmente collegato al Museo di storia naturale di Grosseto, per favorire una visione d’insieme per quanto riguarda l’educazione ambientale e la salvaguardia della flora e della fauna.
“L’immagine del vecchio Acquario Comunale è scomparsa – sottolinea Giovanna Stellini, assessore alla cultura del Comune di Grosseto – per fare spazio a quella di un luogo da vivere e che sarà teatro di tanti eventi in città. Inoltre, il “Centro di recupero tartarughe marine” rientra nella rete dei centri nazionali con autorizzazione ministeriale per la salvaguardia delle tartarughe marine.”
Per il funzionamento di questo Centro è fondamentale il ruolo della Guardia costiera che ha il compito non solo di salvare le persone in difficoltà in mare ma anche quello di salvaguardare l’ambiente tutelandone le specie.
“Siamo tutti uniti per un obiettivo finale – ribadisce Andrea Porzio, 1° maresciallo della Guardia costiera di Marina di Grosseto – quello di proteggere le nostre coste e gli animali che le abitano.”
Sono oltre 300 le tartarughe salvate dal Club subacqueo Grossetano, strettamente collegato al circolo dei pescatori che collaborano attivamente per il recupero di questi animali.
“Grazie all’amministrazione comunale ci sono sempre più volontari che si impegnano a preservare queste specie e a soccorrerle, oltre ai tanti associati, sub campioni e vincitori di titoli italiani e europei – Evidenzia Fabio Biagini, presidente del Club subacqueo Grossetano -. La prima tartaruga marina venne salvata nel 1993 e prese il nome di Andrea, da quel momento in poi, ogni anno ha avuto una lettera alfabetica come iniziale per il nome delle tartarughe superstiti, per questo le tartarughe che verranno liberate domani hanno il nome di Olivia e Ondina.”
Molti sono gli esperti nel “Centro recupero tartarughe marine” che si prendono cura degli esemplari salvati e che poi riescono in modo chiaro a spiegare ai bambini che visitano il Centro tutto il ciclo per la salvaguardia di questi animali trasmettendo amore e passione per il mare e per i suoi abitanti, come Luana Papetti, curatrice scientifica del Centro.
Ricordiamo l’orario di apertura al pubblico: martedì 9,30 – 12,30; giovedì 9,30 – 12,30 e 15 – 18; sabato 16 -19.