GROSSETO – Matinée d’impegno dedicata ad approfondire i temi della lotta alla mafia, quella che si tiene domani (venerdì 10 Aprile) nell’Aula magna del Polo universitario di via Ginori (a fianco la foto del monumento contro le stragi di Mafia di fronte al tribunale).
A partire dalle 11:00, infatti, si terrà il secondo degli incontri del ciclo di conferenze “La Memoria non si uccide – Rocco Chinnici e la lotta alla mafia dagli anni 70 ad oggi”, organizzato dalla Fondazione Chinnici insieme al Liceo Classico Carducci Ricasoli, che nel 2015 festeggia i 100 anni di vita.
Il titolo dell’incontro è “Mio padre Rocco”, un ritratto morale, umano e professionale del giudice Rocco Chinnici, procuratore capo di Palermo ucciso nel luglio 1983 con un’auto bomba da Cosa Nostra. L’uomo che con grande lungimiranza aveva dato vita di fatto al pool antimafia, di cui fecero parte fra gli altri i giudici Falcone e Borsellino.
Un’occasione per riflettere su cosa significhi oggi fare la lotta alla mafia e sulla modernità della visione del fenomeno mafioso del giudice Chinnici, a più di trent’anni dalla sua scomparsa.
A tracciare questo ritratto saranno i figli Giovanni Chinnici, avvocato e giurista d’impresa, coordinatore della Fondazione Rocco Chinnici, e Caterina Chinnici, magistrato, eurodeputato e autrice del libro “È così lieve il tuo bacio sulla fronte”, che intreccia allo stesso tempo l’esperienza di giudice e vittima della mafia.
Giovanni Chinnici
È il figlio minore di Rocco. Avvocato e giurista d’impresa, ha maturato una pluriennale esperienza nel contenzioso bancario e nella gestione dei crediti “non performing”, occupandosi, tra l’altro, delle problematiche di tutela dei terzi nelle misure di prevenzione patrimoniali.
È coordinatore del Comitato di Studi della Fondazione Rocco Chinnici, con il quale ha sviluppato ricerche, approfondimenti e proposte di modifica del nuovo Codice Antimafia.
Caterina Chinnici
È la figlia maggiore del giudice Rocco Chinnici, si è laureata in giurisprudenza a 21 anni ed è entrata in magistratura nel 1979.
Dopo le esperienze nella Procura di Asti e in quella di Caltanissetta, nel 1993 è nominata Sostituto alla Procura Generale della Corte d’Appello di Caltanissetta. Dal 1995 al 2008 è Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minori di Caltanissetta, ricoprendo poi lo stesso ruolo nel Tribunale dei Minori di Palermo.
Nel luglio 2012, il Ministro della Giustizia, Paola Severino, la nomina Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile, carica che sarà riconfermata nel 2013 dal ministro Annamaria Cancellieri.
Attiva anche in politica, dal 2009 al 2012 è Assessore della Regione Sicilia con delega alla Famiglia e Autonomie Locali, per poi occuparsi della Funzione Pubblica. Nel maggio del 2014, candidata alle elezioni europee come capolista del Partito Democratico nella Circoscrizione Italia Insulare, viene eletta al Parlamento Europeo.