GROSSETO – «Lo Stato ed Enti Locali facciano una corsa virtuosa a ridurre la spesa corrente per liberare investimenti e far ripartire l’economia,altrimenti, anche nei territori, sarà l’ennesima occasione mancata. Le Regioni e i Comuni dovrebbero chiarire bene perché in questi anni le spese correnti siano cresciute del 17%, mentre contemporaneamente quelle per investimenti siano state quasi dimezzate». Questo il punto di vista di Ance Grosseto che lancia anche un invito: «Per l’Ance il documento di economia e finanza attualmente in discussione, non deve trasformarsi in una diatriba tra amministrazioni centrali e locali a chi taglia di meno. Facciamo il contrario: una corsa virtuosa a cominciare dall’amministrazione centrale a chi riesce a risparmiare di più per far ripartire lavoro, occupazione e crescita economica».
«In questi anni di crisi l’assenza di una politica radicale sui tagli agli sprechi ha fatto sì che l’aumento indiscriminato delle spese correnti sia andato a pesare quasi esclusivamente su cittadini e imprese, in particolare quelle dell’edilizia, sotto forma di pressione fiscale e a pagare il conto più salato è stata la casa, vero bancomat per lo Stato e i Comuni, visto che si è passati dai 9 miliardi di entrate dell’Ici del 2011 ai circa 24 miliardi del 2014 con l’Imu più Tasi a livello nazionale – concludono -. L’Ance Grosseto auspica una vera local tax stabile per almeno tre anni, più equa e interamente gestita dai Comuni».