GROSSETO – Potrebbe aprirsi uno spiraglio per superare la controversa questione dei codici a “specchio” per lo smaltimento dei rifiuti. Lo annuncia la Cna di Grosseto che, assieme alle Cna di Arezzo e e Siena, ha incontrato i parlamentari in rappresentanza del territorio, tra cui l’onorevole Luigi Dallai, membro della Commissione ambiente della Camera dei Deputati, che «ha dichiarato la propria disponibilità ad un continuo confronto sui temi posti alla sua attenzione: una serie di scogli, è stato detto, su cui rischia di infrangersi il lavoro quotidiano delle imprese»
«Nel corso dell’incontro – racconta Renzo Alessandri, direttore provinciale Cna – sono stati affrontati e approfonditi tutti i problemi legati ad una corretta (e ragionevole) gestione dei rifiuti: dalla eccessiva tassazione dei rifiuti urbani, al “pasticcio” del SISTRI e alla gestione dei cosiddetti RAEE. Un insieme di elementi che compongono la complessa “galassia” dei rifiuti, che disciplinano gli obblighi che le imprese sono chiamate a rispettare e che producono, puntualmente, maggiori costi e maggiore burocrazia».
«Quella sui codici a “specchio” è una controversa norma contenuta nel decreto “competitività” che ha modificato, profondamente e inspiegabilmente(visto che a giugno la comunitaria apporterà ulteriori modifiche) le regole per la classificazione dei rifiuti – prosegue Alessandri -. Il pasticcio, generato dai cosiddetti codici a “specchio”, discende dalla presunzione che una moltitudine di rifiuti, vista la classificazione ambigua, possa contenere residui di inquinanti. Per dimostrare il contrario, si dovranno eseguire delle analisi specifiche e ovviamente costose».
«Tanto per dare il senso della proporzione si ricorda che le analisi saranno obbligatorie per poter conferire agli impianti il vetro, la plastica o il ferro prodotti nell’ambito di una costruzione o di una demolizione – sottolinea la Cna -. In assenza delle analisi, questi, non potranno essere destinati al recupero ma essere smaltiti, con maggiori costi, come rifiuti pericolosi».
«Riguardo alla TARI è stata invece sollecitata: al Governo, l’approvazione dei decreti sugli assimilabili, ai comuni, l’applicazione della risoluzione ministeriale che dispone l’esclusione dalla tassazione delle superfici che producono in via continuativa e prevalente rifiuti speciali; l’approvazione dei Regolamenti con cui dovrà essere disciplinata la tassazione e la per l’identificazione dei rifiuti speciali assimilati agli urbani e l’approvazione di Regolamenti di Igiene ambientale – continua il direttore della Cna -. Sull’annosa questione SISTRI, partendo dall’opinione diffusa e condivisa sulla necessità di rifare la norma ex novo, con criteri e procedure alla portata delle imprese e senza le storture che hanno caratterizzato l’attuale sistema, è stata sollecitata una norma che disponga, così come è stato fatto negli anni precedenti, la sospensione degli effetti (sanzioni e effetti economici)»
«Infine sui RAEE (rifiuti di attrezzature elettriche ed elettroniche) è stato chiesto in primo luogo di poter gestire i RAEE professionali alla stregua di quelli domestici evitando alle imprese (che non sono soggetti di “serie B”) di pagare ancora una volta il doppio senza ricevere il relativo beneficio (quando si acquista un apparecchio elettrico o elettronico elettrodomestico il prezzo pagato è comprensivo dello smaltimento del vecchio) – scrive Alessandri -. Per legge infatti, i produttori di apparecchi elettrici ed elettronici sono chiamati a farsi carico degli oneri di smaltimento ma ad oggi non è così. In attesa di una soluzione l’intero sistema è praticamente bloccato».
«L’on. Dallai, sentite le ragioni di CNA, ha dichiarato la propria disponibilità ad impegnarsi su tali fronti. In particolare sui codici a “specchio” ha fatto presente che il Governo sta valutando la possibilità di sospendere l’applicabilità delle sanzioni almeno fino all’entrata in vigore, prevista per giugno, del nuovo Regolamento Comunitario sulla classificazione dei rifiuti precisando che la anche Camera dei Deputati, con uno specifico ordine del giorno, ha auspicato un provvedimento in tal senso. I tempi entro cui sarà assunto questo provvedimento saranno determinanti per sbloccare una situazione dove di fatto – conclude la Cna -, soprattutto nel campo delle demolizioni edili, è oramai tutto fermo».