di Sabino Zuppa
MONTE ARGENTARIO – Tornano i venti di guerra sul fronte del lavoro, al Monte Argentario, dove una piccola questione riguardante lo spostamento di una grossa fioriera in via Barellai ha riacceso gli animi dei rappresentanti delle ditte del settore edilizia che sembrano pronti a tornare sul piede di guerra.
L’intervento in questione sembra sia stato effettuato grazie ad una ditta argentarina, la quale è giunta in aiuto di un’altra esterna che si era in precedenza aggiudicata la gara e che si era trovata in difficoltà in tale circostanza. Una dimostrazione della valenza delle ditte locali, secondo i rappresentanti del settore edile che avevano organizzato la manifestazione di protesta dello scorso mese di gennaio «che invece non sarebbe mai stata riconosciuta dall’amministrazione che, anzi, ha spesso rimarcato che le ditte di Monte Argentario non sono all’altezza per certi lavori».
Il clima, dunque, torna ad essere caldo, anche dopo le riunioni di febbraio in cui il sindaco Arturo Cerulli e gli altri amministratori avevano garantito attenzione a certi problemi: «Non solo non è stato fatto nulla, ma la situazione è gravemente peggiorata – spiegano dal comitato dei manifestanti – e ci stiamo organizzando nuovamente insieme agli studi tecnici ed ai lavoratori del mare per una nuova e più grande manifestazione di protesta. In Comune ci stanno bocciando tutto, con motivazioni assurde e tutto ed il settore è fermo e senza lavoro – continuano loro – ed anche le promesse fatte anche dagli altri amministratori in occasione della riunione di febbraio che fu tenuta nel palazzo comunale dell’Argentario, non hanno avuto nessun tipo di seguito per il miglioramento della situazione».