di Barbara Farnetani
GROSSETO – Dovrà risarcire di tasca propria quanto gli è stato rubato durante la rapina che gli ha fatto “guadagnare” anche una coltellata al braccio. Alessandro Dianzani, 44 anni, dovrà pagare parte della cifra che gli è stata rapinata.
Questa mattina lo abbiamo contattato per sapere come stava, se era finita la convalescenza e se era rientrato al lavoro. Se c’erano novità specie per quanto riguarda i rapporti con l’azienda dopo la rapina.
E lui ci ha detto che novità c’erano ma tutt’altro che positive. «L’azienda Eismann con sede a Verona mi ha chiamato per chiedermi indietro una parte di quanto mi è stato rapinato – ci ha detto –. Hanno detto che altrimenti si creerebbero dei pericolosi precedenti».
La vicenda la ricorderete, l’uomo era vicino al suo furgone, di spalle, quando era stato aggredito da due uomini che lo avevano strattonato ferendolo ad un braccio con un coltello e gli avevano rubato l’incasso di due giorni di lavoro.
L’azienda di Verona questa mattina lo ha contattato per chiedere indietro i due terzi dei mille euro rubati. Praticamente quanto incassato venerdì e sabato e che lui avrebbe potuto versare già lunedì in banca, mentre resta a carico dell’azienda l’incasso del lunedì mattina.
Dianzani, un libero professionista, che con il camion trasporta e consegna i prodotti Eismann ai clienti, ha moglie e tre figli, e certo dover mettere di tasca sua quanto gli è stato rubato (circa 630 euro) non sarà semplice in un momento di crisi.
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