di Barbara Farnetani
GROSSETO – «Sono 50 anni che siamo in questo settore, abbiamo vinto un bando del ministero, eppure ancora oggi, su Grosseto non riusciamo a lavorare e a ricevere incarichi dal tribunale». Virgilio Luvisotti, direttore dell’istituto vendite giudiziarie è amareggiato. Due anni fa, dopo aver vinto un bando, ha ricevuto l’incarico per la gestione dell’IVG, visto che da circa 6-7 anni l’istituto, a Grosseto e Livorno, era vacante.
«Noi abbiamo vinto un bando, lavoriamo con Equitalia, con il Demanio, ma a Grosseto non si può lavorare con l’attività vera, quella dei fallimenti, delle custodie immobiliari. C’è una resistenza nei nostri confronti, dovuta al fatto che si sono consolidate, negli anni, situazioni di soggetti che operano “fai da te”».
Proprio l’esperienza accumulata e “la struttura e le garanzie accumulate” erano state la chiave, per il ministero, per assegnare la gestione all’Istituto vendite giudiziarie srl. «Con una gestione seria e professionale – afferma ancora Luvisotti – aumenta la partecipazione e quindi anche gli incassi. Noi puntiamo sull’on-line, cosa che fa aumentare gli incassi, e questo è un bene sia per i creditori che per chi vende. Abbiamo professionisti, la possibilità di dare lavoro, ma solo se ci fanno operare come si deve, garantendo un servizio come è richiesto dal ministero. Altrimenti prende piede un sottobosco difficilmente controllabile, a danno sia dei debitori che dei creditori, con beni venduti senza che si recuperi veramente denaro o se ne recuperi meno di quel che si potrebbe».