di Sabino Zuppa
ORBETELLO – Non si spengono i riflettori sulla questione del potenziale e possibile ritorno dell’ufficio del giudice di pace ad Orbetello. E’ ormai da diversi giorni che maggioranza ed opposizione dibattono su questa assenza che, in base a nuove disposizioni legislative, potrebbe forse essere colmata se ci fosse un vera e propria volontà politica in tal senso: una questione, tuttavia, con tanti particolari da analizzare e con in primis l’aspetto economico di chi e come dovrebbe sostenere le spese per un eventuale servizio che in passato era presente nella cittadina lagunare.
Nel mondo forense della Maremma del sud, tra l’altro, la questione è molto sentita ed uno dei paladini di questa “crociata logistico-giurisdizionale” è l’avvocato Matteo Mittica di Orbetello: «Fare un calcolo esatto della perdita economica per Orbetello dovuta alla chiusura del giudice di pace è difficile – dice lui – ma credo di poter dire che si tratta di 9-10 mila persone in meno che circolano, nel centro storico e non, di Orbetello. Pensate che tutte queste persone che, in passato quando esisteva, si riversavano nei bar, nelle pizzerie, nei tabacchi, nei negozi, nei ristoranti e in tutte le altre attività commerciali. Un commerciante lagunare, che ha un’attività esercente al pubblico, mi ha detto che ha calcolato e sta verificando concretamente una perdita di almeno 100 euro al giorno. Sembra incredibile, non sarà per tutti così, ma il danno è grave e per questo tale servizio non può essere soggetto a discorsi qualunquisti e demagogici. Per questo motivo – insiste Mittica – sta continuando con grande partecipazione la raccolta delle firme presso il mio studio, al bar Carlo’s Primero e all’Edascom non con lo scopo di sensibilizzare il Comune e di gridare democraticamente che questo ufficio deve essere riaperto».