FOLLONICA – Le grandi manifestazioni sportive che portano turismo fuori stagione devono essere sempre accompagnate dalla massima accoglienza per i visitatori. In sintesi questo è il concetto espresso dal consigliere comunale di Forza Italia Sandro Marrini, in merito alle iniziative che di recente hanno interessato il territorio di Follonica.
«Non è così invece per chi si muove in camper visto che al momento, a Follonica, non sa dove sistemare il proprio mezzo e soprattutto non ha a disposizione il servizio di carico e scarico. La giunta comunale ogni anno attende l’arrivo della stagione estiva per aprire l’area per i caravan in località Mezzaluna: il servizio è provvisorio e da anni le autorità parlano di trovare un’alternativa più consona, ma il vero problema è che resta chiuso per buona parte dell’anno, aprendo solo nell’alta stagione – precisa Marrini -. Fino a giugno i camper si riversano così nei parcheggi della città, scatenando le proteste dei residenti che talvolta si lamentano della loro presenza, oppure sono costretti a trovare ospitalità in località vicine alla nostra, servite molto meglio. Una carenza che non può più essere tollerata».
«Ben vengano le grandi manifestazioni, ma bisognerebbe fare in modo che almeno nei fine settimana l’area caravan rimanga aperta, anche in bassa stagione. In questo modo anche i camperisti di Follonica potrebbero ricorrere al servizio di carico e scarico. Insomma, un doppio beneficio – aggiunge Marrini -. Chiedo quindi al sindaco Andrea Benini di prendere in considerazione la mia proposta: proprio lui, in qualità di vicesindaco nella giunta Baldi, aveva seguito la vicenda dicendosi disposto a valutare alternative».
«E’ il momento di dimostrarlo. L’apertura anticipata del servizio potrebbe essere una soluzione tampone da sfruttare da primavera alla fine dell’autunno. Anche perché una città turistica come Follonica non può fare a meno del servizio per i caravan: basti pensare a quanti turisti arriveranno nel Golfo con Piazze d’Europa e quelli che sono attirati dagli eventi legati allo sport – conclude Marrini -. Per il momento si sono sistemati nei parcheggi degli impianti, ma certo non è questa la soluzione al problema».