di Lorenzo Falconi — Tweet to @LoreFalcons
GROSSETO – I suoi occhi brillano, anche se nascosti dietro la tesa del cappellino, quando parla dei “suoi ragazzi”. Sono gli atleti speciali della Skeep, l’associazione di cui è presidente. Cristiana Artuso li porta dentro al cuore, e loro sono quella benzina particolare in grado di far girare meglio il motore.
«Dentro alle scarpe ho la loro foto – dice l’atleta – corro per loro e loro sono con me». E loro sono lì, presenti in massa alla conferenza stampa di presentazione, alla vigilia di un appuntamento sportivo che è qualcosa di più. Cristiana corre prima di tutto per loro, per l’Italia e per la Maremma in vista dei Campionati Europei Master in programma tra una una settimana a Torun, in Polonia. L’atleta grossetana sarà impegnata nei 3000 metri, distanza nella quale a Budapest ha conquistato il titolo mondiale Master.
«La mia medaglia l’ho già vinta – spiega Cristiana Artuso -, quando siamo partiti con questa grande avventura che è lo Skeep. Da zero, nel giro di poco tempo, abbiamo raccolto tanto per questi ragazzi che adesso tutti hanno adottato. Ho capito che la città era pronta, che Grosseto poteva fare molto sul tema delle disabilità, al resto ha pensato lo sport che è canale formidabile per l’integrazione e per la normalità».
Anche per questo ci sono gli sponsor ad appoggiare la nuova avventura sportiva della mezzofondista, persone, prima ancora che aziende e marchi che hanno creduto nella bontà del movimento creato. Dal punto di vista sportivo, invece, la condizione non è al top: «Ho dovuto fare una sorta di zig-zag tra gli infortuni – spiega Cristiana Artuso -. L’età si fa sentire, corro da 25 anni e quindi questo sport rappresenta il mio respiro. Punto comunque al podio».