AREZZO – Il Treno Verde fa tappa in Toscana. La storica campagna nazionale di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato quest’anno ha cambiato “declinazione” per dar vita a un viaggio speciale dedicato all’agricoltura e all’alimentazione in vista di Expo Milano 2015. Nella tappa aretina, di ieri, il convoglio legambientino ha presentato anche una bella fetta di Maremma.
Presenti alla cerimonia c’erano infatti gli Ambasciatori del Territorio toscano, grande novità di questa edizione, che ha per protagonisti quegli agricoltori italiani e quelle realtà agricole che producono nel rispetto del patrimonio ambientale, sociale e culturale dei loro territori. In rappresentanza della Maremma presenti il Caseificio sociale di Manciano, La Selva società bioagricola e la Tenuta Alberese terre regionali toscane: tutte esperienze che rappresentano un possibile modello di economia sostenibile per i territori ed esempi di un movimento molto più grande, ma poco visibile di giovani e vecchi agricoltori che hanno superato il modello impoverente dell’agricoltura industriale intensiva.
“Le aziende maremmane che partecipano al Treno verde di Legambiente – spiega Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – rappresentano senza dubbio delle eccellenze e per questo le definiamo ambasciatori del territorio. La nostra idea di agricoltura è fortemente legata alla qualità agroalimentare e al buon cibo per i consumatori, un modo per esprimere con forza il rapporto con la storia e le vocazioni del territorio. Ci stiamo impegnando affinché la Maremma riesca a evidenziare, attraverso aziende e agricoltori, lo stretto legame con tradizione e innovazione, rispetto del paesaggio e della biodiversità, salubrità dei prodotti e rapporto con la comunità locale, divenendo un distretto dedicato alla filiera corta e all’agricoltura bio e a basso impatto ambientale”.
Il Caseificio sociale di Manciano è un esempio d’innovazione e riqualificazione per produzioni di alta qualità: circa 300 produttori di latte ovino e vaccino dislocati in un circondario comprendente 11 Comuni della provincia di Grosseto e 2 della provincia di Viterbo. Il Caseificio, oltre a ridurre le emissioni di anidride carbonica grazie a un impianto fotovoltaico, ha messo sul mercato un formaggio con contenuti minimi garantiti di Cla e Omega-3. La Selva è invece all’avanguardia nel coltivare in maniera bio e nella produzione di specialità toscane di alta qualità. Semina, raccolta e trasformazione sono svolte all’interno dell’azienda, e coinvolgendo sempre più il territorio grazie a visite guidate in azienda, agriturismo e punto vendita di prodotti bio. I suoi vini, infine, sono stati più volte premiati dalla commissione nazionale delle Rassegne degustazione del Vino biologico e biodinamico di Legambiente. La Tenuta Alberese, invece, è una delle maggiori aziende regionali italiane con oltre 6400 ettari, di cui 600 di superficie coltivabile e 500 di pascoli. Dall’agricoltura all’allevamento secondo il metodo biologico, all’agriturismo, passando per la vendita diretta dei prodotti.