di Daniele Reali
GROSSETO – Molti dubbi e poche certezze, ad iniziare dalle alleanze e dai candidati. Mentre la data delle elezioni si avvicina, si dovrebbe votare il 31 maggio prossimo, nel centrodestra e in Forza Italia il cantiere della Toscana è sempre aperto.
«È ancora tutto da decidere» dicono dal partito azzurro, «il confronto è ancora aperto». Anche con la Lega che invece la sua campagna elettorale l’ha già iniziata. Il Carroccio nelle terre del Granducato ha puntato su Claudio Borghi, l’economista che al fianco di Salvini fa parte del fronte “basta Euro”.
Nessuna novità invece dagli altri “attori” del centrodestra: Area Popolare, che riunisce Ncd e Udc, per ora non si sbilancia, anzi, per dirla con più chiarezza, rimane in silenzio. Cosa diversa invece è per Fratelli d’Italia che da tempo ha deciso di correre con Giovanni Donzelli, consigliere regionale uscente.
E così tra chi come Forza Italia e Area Popolare rimane in stand by e chi come la Lega ha già fatto passi avanti, alla fine a dire l’ultima parola su alleanze e candidati potrebbe essere ancora Silvio Berlusconi.
L’ex premier ha ritrovato agibilità politica e sostegno dopo l’ultima sentenza favorevole del processo Ruby e dovrebbe essere lui a riprendere le redini di un partito che sopratutto in Toscana subisce l’influenza di Denis Verdini. I rapporti tra Berlusconi e Verdini sono oggi ai minimi termini e anche questo non favorirà le scelte per il futuro di Forza Italia.
Il partito azzurro rimane in alto mare e così anche la candidatura di Giovanni Lamioni. Il presidente della Camera di Commercio di Grosseto, lanciato ormai più di un mese fa proprio dal coordinatore toscano di Forza Italia Massimo Parisi, vicinissimo a Verdini, rimane in campo perché nessuno l’ha mai smentita, ma nelle ultime settimane ha trovato tanta concorrenza: tanti nomi apparsi sulla scena e spariti, mentre quello di Lamioni è sempre rimasto in corsa.
Per sapere cosa farà Forza Italia e di conseguenza cosa succederà nel centrodestra si dovrà attendere ancora, magari un segnale da Arcore. Si perché Berlusconi potrebbe trovare un accordo con Salvini e lasciare la candidatura alla Lega con tutto il centrodestra che ritroverebbe l’unità intorno a Borghi. Oppure la strada potrebbe essere quella di trovare un “volto nuovo” per riunire tutti sotto lo stesso ombrello.
Tutte ipotesi che si scontrano con la realtà degli avversari perché tutti gli altri sono già pronti: Enrico Rossi è il favorito dopo la riconferma avuta dal Pd, il Movimento 5 Stelle ha scelto da tempo Giacomo Giannarelli, e ieri Sel ha annunciato di sostenere Tommaso Fattori. L’unica forza, di un certo rilievo, a rimanere al palo è quindi proprio Forza Italia.