FOLLONICA – Sul tema dei rifiuti intervengono i pentastellati follonichesi, in merito anche alle due mozioni che in occasione della commissione congiunta sono state presentate, ovvero mozione abolizione Ato e recesso contratto Sei Toscana. «Abbiamo capito chi sta dalla parte dei cittadini: Movimento 5 Stelle, Fretelli d’Italia, Forza Italia e Nuovo centro destra e chi invece, come il Partito Democratico, si arrocca in difesa di un sistema lobbista che essi stessi hanno creato intorno a Sei Toscana. Capitolo a parte per Gente di Follonica che certo non si può ritenere responsabile di carrozzoni costruiti da altri, ma proprio per questo ritenendoli liberi da condizionamenti esterni, ci auspicheremo un ravvedimento sul tema viste le perplessità che ci ha palesato». Precisano dal Movimento 5 Stelle.
«Questa maggioranza, pur essendo consapevole dell’inefficienza dell’Ato, dello spossessamento dei poteri da parte dei comuni in materia di rifiuti, di una mancanza di controllo sul gestore unico da parte dell’Ato Toscana Sud, dell’assenza di un piano industriale, di carenze dell’impiantistica, di costi di gestione dei rifiuti non adeguati al servizio reso, sembra aver deciso di non far passare come condivise da tutto il consiglio comunale le mozioni che abbiamo presentato – aggiungono -. Volevamo che un comune importante come Follonica si facesse promotore di questa iniziativa e servisse da traino per tanti altri comuni che si trovano in disaccordo con la politica dell’Ato. Del resto il malcontento di era emerso anche nell’assemblea del 22 dicembre 2014, quelli della zona sud, come Manciano, Capalbio, Sorano Monte Argentario, Scansano, Pitigliano Orbetello, Magliano in Toscana e Isola del giglio, oltre a altri 16 comuni avevano presentato documento congiunto con il quale avevano votato contro gli aumenti tariffari di Ato. Follonica e il suo assessore all’ambiente non era presente».
«Tale politica è dettata essenzialmente da soli 3 comuni (su 109) che detengono più del 30% delle quote secondo un calcolo anch’esso iniquo. Molto probabilmente il Pd follonichese si è piegato al diktat di Rossi, Marras, Bramerini. Non è nel difendere lo stato delle cose che la maggioranza follonichese agisce nell’interesse delle tasche dei cittadini, anzi non fa altro che aumentare l’esborso per il servizio dei rifiuti, ricordiamo infatti che il costo del servizio attuale per l’intero Ato ad oggi ammonta a 98 milioni di euro che saliranno progressivamente a 102 nel 2017, senza contare ulteriori servizi aggiuntivi come la raccolta differenziata porta a porta. A questo dobbiamo aggiungere circa 100mila euro annui di ecotassa che il comune di Follonica deve pagare per il mancato raggiungimento della percentuale minima di raccolta differenziata. Tutto ciò si traduce in un inevitabile incremento della tassa sui rifiuti per i cittadini».
«Abbiamo quindi consiglieri che si riparano dietro la paura, in quanto una volta intrapresa un azione contro Ato, il gestore potrebbe lasciare il comune senza raccolta dei rifiuti, con i cassonetti pieni, eppure ci sono molti laureati in legge in questa maggioranza. Il Movimento 5 Stelle comunque porterà tale battaglia non solo nel nostro parlamento ma anche in quello Europeo e presenterà un esposto alla Corte dei Conti – concludono -. Sarà inoltre una delle priorità che verranno portate all’attenzione del futuro consiglio regionale dopo le prossime elezioni. Auspichiamo un ravvedimento della maggioranza follonichese e la convocazione di un’ulteriore seduta della commissione consiliare congiunta per fornire chiarimenti e approfondimenti».