FOLLONICA – «I mesi passano e del bando di gara per l’affidamento dei lavori relativi al rifacimento della palizzata a protezione della duna nella spiaggia di Pratoranieri/exTony’S non se ne trova traccia. L’Associazione La Duna ha rivolto diverse volte alle amministrazioni Baldi e Benini appelli affinché non venisse perso un lavoro di pregio, poco impattante e di sicuro beneficio per il decoro e il mantenimento della vegetazione dunale dell’area». L’intervento è dell’associazione ambientale La Duna.
«Il lavoro iniziale, portato avanti ed eseguito durante l’amministrazione Saragosa, consisteva in una linea/staccionata in pali di legno ed erica (scopa) di un altezza di circa un metro che andava dal confine con il villaggio svizzero fino alla zona di via isola di Capraia – prosegue La Duna -. A questo era annesso un sistema di accesso in passerelle e scale in legno con possibilità di passaggio anche per i disabili e diverse postazioni doccia. Oggi, ma non da oggi, la maggior parte della struttura è distrutta, divelta dalle mareggiate, dal vento, dalla maleducazione della gente ma sopratutto dalla mancanza totale di manutenzione. Un impegno di spesa che era costato alla collettività circa 200 mila euro circa 8 anni fa non ha mai ricevuto nemmeno un euro di finanziamento per non perdere il tutto».
«Oggi tubi rotti dell’acqua, pali sparsi per la spiaggia, residui di innumerevoli partite di calcio estive, docce fatiscenti, duna distrutta e passerelle pericolose attendono i cittadini che si recano nella zona e, se non si interverrà, i turisti di quest’anno. Ma per questi non sarà una novità, forse avranno fatto l’abitudine allo spettacolo indecoroso di un insieme di pali e cespugli ormai senza continuità e pressochè senza scopo. Avevamo avuto dalla nuova amministrazione l’assicurazione che a gennaio ci sarebbe stato il bando ed entro la primavera/estate i lavori sarebbero stati eseguiti. Gennaio e Febbraio sono passati… il bando non s’è visto. Speriamo che sia in fase di pubblicazione, perchè altrimenti avremo un’altra estate come quelle passate – conclude La Duna -, con uno “spettacolo” di abbandono e mmancanza di cura assoluta. Senza pensare a quanti soldi saranno stati buttati via e dei quali nessuno risponderà mai».